Italia. Come previsto e annunciato il presidente del consiglio Mario Draghi si è dimesso ma “il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti”. Il premier stamani dopo la comunicazione al Parlamento è salito al Colle per confermare le proprie dimissioni al presidente della Repubblica.
Come reso noto dal Quirinale, “il professor Draghi ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti“.
Nel pomeriggio Sergio Mattarella riceverà i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, già incontrati anche da Draghi.
“Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato”. Una battuta che è anche un’autocitazione relativa alla barzelletta raccontata recentemente alla stampa estera quella con cui Draghi ha accolto l’applauso e la standing ovation di questa mattina alla Camera. Un applauso che arriva all’indomani del voto di fiducia e che ha determinato la fine dell’esperienza di governo.
Gli effetti sui mercati. Milano con il -2,2% in apertura indossa la maglia nera delle borse europee già alle prese con le strategie anti inflazione della Bce.
Tensione anche sullo spread, che si mostra particolarmente nervoso, ed ha toccato i 232 punti, e con il rendimento che ha sfiorato il 3,6%.
Ed è forse anche per evitare una perdurante situazione di instabilità e una perdurante campagna elettorale che l’ipotesi per la data del voto è davvero ravvicinata. Se questa mattina i rumor indicavano il 2 ottobre, sono bastate poche ore per fare sì che la chiamata alle urne venisse ipotizzata addirittura al 18 settembre.