Conseguenze

Toti-centrodestra alla prova delle elezioni, la Lega: “Deve decidere da che parte stare”

La maggioranza in Regione e a Tursi non è a rischio, ma le elezioni saranno uno spartiacque. Fratelli d'Italia: "Toti e Bucci devono essere allineati al centrodestra nazionale, altrimenti sarà un problema"

Generica

Genova. Una cosa appare certa nel breve periodo: caduto il governo, non cadrà anche il governatore. Il centrodestra non pare intenzionato a mettere Giovanni Toti sulla graticola nonostante la sua ennesima staffilata agli alleati, in particolare Lega e Forza Italia, “colpevoli” di aver contribuito a mandare a casa Mario Draghi. La resa dei conti, se mai ci sarà, avverrà prima delle elezioni: quando cioè il presidente ligure dovrà scegliere se la sua creatura politica Italia al centro rimarrà interna o meno al perimetro della coalizione che lo ha sempre sostenuto.

Dev’essere Toti a decidere, il cerino lo ha in mano lui – incalza Edoardo Rixi, deputato e segretario ligure della Lega -. È un buon governatore ma a livello nazionale non ne azzecca una. Purtroppo si fida più di chi ha sempre lavorato contro di lui piuttosto che chi lo ha aiutato. Sarei contentissimo se diventasse una risorsa per il centrodestra, ma oggi è più una risorsa per il Pd“. Serve un chiarimento alla maggioranza? “Ci sarà con le politiche. Se vuole fare il leader di un partito nazionale dovrà decidere in che coalizione stare: quando lo avrà deciso si faranno le valutazioni di maggioranza“.

Insomma, per la Lega è una questione di coerenza: “Essendo il presidente di un partito, ma anche il capo di una coalizione che governa in Liguria, è un po’ difficile che possa andare contro sé stesso a Roma – insiste Rixi -. È un problema che non possiamo non vedere, ma non siamo noi la fonte del problema. Noi non abbiamo mai fatto nulla contro di lui, anzi, abbiamo lavorato perché venisse confermato. È lui che ogni tanto arriva come turista a Roma e mette in difficoltà tutti quanti. Non siamo noi a escluderlo, è lui che non vuole stare con noi”.

A godersi la scena dalla balconata è la truppa di Fratelli d’Italia, che la fiducia a Draghi non l’ha mai data e finalmente vedrà esaudito il desiderio di elezioni anticipate. “In Liguria esiste una maggioranza e non la metto in dubbio – premette il coordinatore regionale Matteo Rosso -. Ritengo che Toti, al di là delle esternazioni, faccia parte del centrodestra eccome, se no chiederei agli assessori di fare marcia indietro. Io non difendo Toti, ma difendo una Regione che sta lavorando”. Anche in questo caso viene invocata la coerenza: “Se dobbiamo vedere chi si collocava a favore di Draghi, fino all’altro ieri erano tutti con lui, non solo Toti, e gli unici contro eravamo noi – ricorda Rossi -. Non è che di colpo il centrodestra si sfascia”.

Ma è pur vero che d’ora in poi si giocherà un’altra partita: “È chiaro che, se si va a elezioni , Toti e Bucci devono essere allineati al centrodestra nazionale. Se si dissociano nasce un problema politico. Se Toti continua a dire che siamo tutti irresponsabili è lui che si mette fuori da solo. Se fanno il terzo polo e vanno per la loro strada, allora bisogna mettere in discussione tutto”.

Butta acqua sul fuoco Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo e coordinatore ligure di Forza Italia: “Io guardo avanti, indipendentemente dalle sue dichiarazioni. Pensiamo a vincere le elezioni e a tornare al governo”. Ma se Toti abbandonasse il centrodestra? “È una situazione un po’ particolare, ma non penso che ci si arrivi con questa legge elettorale. Non me lo auguro e non capisco nemmeno perché dovrebbe: ha costruito tutti i suoi successi col centrodestra”.

C’è uno scollamento nel centrodestra? “Vediamo, siamo all’inizio di una crisi. Credo che il governo Draghi dovesse andare avanti e questo lo abbiamo detto in tutti i modi”, commenta intanto Toti a margine di una visita a Bordighera. E aggiunge: “Vorrei rassicurare tutti i cittadini della Liguria che noi andiamo avanti a fare il nostro lavoro, che la crisi rallenta e in qualche modo può mettere a rischio molti passaggi cui stiamo lavorando, ma questo non ci impedisce di perseguire il nostro disegno di modernizzazione, almeno fino a quando i partiti non decideranno diversamente“. Come a dire: il rischio di perdere la maggioranza c’è, ma non dipende da me.

A Palazzo Tursi le acque sono più tranquille, se non altro perché Bucci non ha impegni politici nazionali. Ma adesso la mossa del sindaco, che aveva sottoscritto la lettera-appello a Draghi perché restasse al governo, appare in contrasto con la posizione del centrodestra nazionale che non ha votato la fiducia. Rixi non vede problemi: “Gli appelli alla nazione per la stabilità li ho apprezzati e condivisi, per questo fino a tarda sera abbiamo lavorato perché il governo andasse avanti, dopodiché si è visto plasticamente che non era possibile andare avanti insieme”. Mentre Rosso, che aveva firmato un duro comunicato per dissociarsi da quell’appello, oggi guarda avanti: “È stata una cosa sbagliata, anche se capisco che un sindaco cercasse stabilità. Ma ora non lo metterei in difficoltà. Certo, se domani dicesse che va insieme a Renzi e Calenda…”.

leggi anche
Generico luglio 2022
Sviluppi
Draghi si è dimesso, “il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti”: ipotesi voto il 18 settembre
giovanni toti
Commento
Crisi di governo, Toti: “Grazie a Draghi, presidente capace e autorevole”
mattarella
Al voto
Crisi di governo, Mattarella ha sciolto le Camere: nuove elezioni il 25 settembre
giovanni toti
L'affondo
Elezioni, Toti: “Non scontato il mio appoggio al centrodestra, se esiste ancora”
toti quirinale post elezioni
Compatti
Elezioni, la Lista Toti fa quadrato: “Con il presidente qualsiasi siano le prossime decisioni sulle alleanze”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.