Genova. Il Comune di Genova e il Muma sono a caccia di uno sponsor per finanziare il restauro del sottomarino Nazario Sauro, visitabile da dieci anni nel bacino dell’antica Darsena di Genova dove è diventato a sua volta un vero e proprio museo galleggiante. Per l’operazione servono almeno 250mila euro, soldi che verranno chiesti ai privati in cambio di visibilità.
Il sottomarino, costruito nel 1980 e utilizzato per 22 anni dalla Marina militare col nome in codice S518, paga il prezzo della sua fruibilità: immerso in assetto di navigazione, con tutta la strumentazione di bordo funzionante, è tuttavia collocato in un bacino chiuso, scarsamente ossigenato e ancora piuttosto inquinato, esposto a intemperie di ogni tipo.
Così, spiega il Muma nel progetto, “nonostante una manutenzione costante e due cicli di riverniciatura, lo scafo presenta esternamente evidenti segni di degrado: colature di ruggine, pittura sbiadita e scrostata, incrostazioni. Anche gli interni risentono del passaggio di oltre un milione di visitatori: corrimani consunti, pavimentazione gommata logora, piccoli danneggiamenti alla strumentazione. Il tutto aggravato dalle frequenti infiltrazioni di acqua piovana“.
E così il decennale del Nazario Sauro a Genova diventa l’occasione per proporre un progetto di restyling più ampio, che tuttavia ha costi troppo elevati per essere sostenuto dall’istituzione museale. Il piano prevede interventi di bonifica come lo svuotamento e l’asciugatura delle sentine, il restauro dello scafo (lavaggio ad alta pressione, eliminazione della ruggine, varie operazioni di pulizia) ma anche il restauro interno (sostituzione della pavimentazione, riverniciature, arredi) e la messa in sicurezza di alcuni locali oggi chiusi al pubblico come la mensa e le brande della zona siluri.
Oltre al restauro vero e proprio servirà il supporto logistico e amministrativo. Il Nazario Sauro andrà infatti rimorchiato dalla Darsena al bacino di carenaggio con relativo noleggio della vasca e dei servizi connessi, operazioni per le quali servirà anche un’adeguata assicurazione.
Il finanziamento, come detto, dovrà partire da 250mila euro e in cambio Comune e Muma metteranno in campo un piano di comunicazione per offrire agli sponsor la massima visibilità possibile. Qui si può scaricare la presentazione del progetto coi referenti.