Sostegno

Regionali Liguria, anche dai Verdi appello per Ferruccio Sansa candidato di centrosinistra e M5s

Il nome del giornalista genovese è sul tavolo da mesi

Generica
Genova. Anche dai Verdi genovesi arriva un appello per la candidatura di Ferruccio Sansa alle regionali con la coalizione che comprende centrosinistra e Movimento 5 Stelle. Il nome del giornalista genovese è sul tavolo da mesi, ma la prossima settimana, da quanto trapela in ambienti democratici, sarà quella in cui arriverà la decisione definitiva. Ecco di seguito l’appello.
Noi di Europa Verde abbiamo sempre creduto che sia necessaria una coalizione larga e coesa per riuscire a vincere le elezioni regionali e mandare via questa destra,che ha fatto autentici disastri in cinque anni di governo regionale,  cominciando dal sistematico processo di distruzione del sistema di sanità pubblica fino alle scelte urbanistiche (Palmaria ad esempio) per rammentare ancora tutti i tentativi di costruire una legislazione ambientale a favore di cacciatori,imprenditori voraci…
Noi crediamo che le esperienze ad oggi sviluppate insieme alle altre forze del campo progressista e soprattutto l’avvio del dialogo con i cinque stelle, con cui fino ad oggi è stata condotta una opposizione unitaria sulla sanità, che rappresenta circa il 70% del bilancio regionale,pongano con evidenza l’esigenza di una candidatura alla guida della futura coalizione di una persona di alto profilo civico , sociale e culturale…
Noi riconosciamo queste qualità proprio nella figura di una personalità indipendente come Ferruccio Sansa. Nel proporre questa indicazione alle altre forze politiche e nel ribadire che comunque, qualunque sia la scelta finale della coalizione, noi ne continueremo sempre e in qualunque caso a fare parte, crediamo che sia necessario ribadire alcuni aspetti programmatici,che possono fare la differenza rispetto alla destra e al suo pessimo governo di questi anni.
In primo luogo occorre valorizzare la sanità pubblica ponendola al centro dell’azione politica. Soprattutto bisogna ricostruire il tessuto della medicina territoriale di base e porci con forza l’affermazione della prevenzione primaria ovvero l’eliminazione di tutte le forme di inquinamento  e comunque di tutto ciò che rischia di essere causa di pesanti malattie per le persone.
Crediamo poi che vadano sistemati i nodi di edilizia sanitaria ,eliminando progetti come il Nuovo Galliera, o la privatizzazione degli ospedali di Cairo Montenotte,che deve divenire zona disagiata e di Albenga, oltre al recupero di antiche strutture come l’ex ospedale di Santa Margherita Ligure per attività di cohousing, social housing o anche per strutture sociosanitarie,che possano far fronte ai problemi di una popolazione ligure sempre più anziana.
In secondo luogo dobbiamo dire che la priorità ligure è la difesa del suolo e dell’assetto costiero anche per rispondere in modo adeguato al nodo decisivo dei cambiamenti climatici. In tal senso, oltre a dire un NO deciso a ulteriori progetti di cementificazione costiera e non o alla creazione di club esclusivi alla Palmaria ,vogliamo avviare una politica,che ponga al centro delle scelte urbanistiche la volontà dell’ente pubblico e non dei privati-Soprattutto crediamo indispensabile la realizzazione di una politica di recupero edilizio in riduzione dei volumi esistenti per puntare su social housing,edilizia convenzionata e popolare con adeguati criteri energetici.
Sul piano delle infrastrutture ribadiamo l’esigenza di considerare prioritario puntare al trasporto merci su ferro e crediamo che sia ora di concludere il raddoppio dei binari dell’area metropolitana genovese oltre a portare la rotaia a servire l’ospedale San Martino tramite Terralba.Riteniamo urgente razionalizzare il traffico ferroviario savonese e avviare il raddoppio della Pontremolese. E’ poi indispensabile risolvere il problema del nodo stradale di San Benigno anche con il progetto della “Genovina” e ridurre l’impatto dei gas di scarico su Lungomare Canepa, oggi trasformato in una sorta di camera a gas.
In terzo luogo riteniamo necessario avviare nelle città un programma straordinario di piantumazione di alberi anche per limitare gli effetti del cambiamento climatico ma crediamo indispensabile avviare una politica a sostegno di una agricoltura sociale e di qualità oltreché a favore dei parchi,che devono divenire lo strumento attraverso cui si riesce con adeguati finanziamenti a sostenere la rinascita e il ripopolamento delle aree interne.
In quarto luogo crediamo che la Regione debba assumere la politica di rifiuti zero,già teorizzata da Paul Connett, come programma definitivo poiché non è più possibile governare il ciclo dei rifiuti nell’attuale caotico modo. Occorre invece dire che il rifiuto è una risorsa e che debbano essere valorizzati il riciclo, il riuso, il recupero e l’educazione ambientale in modo da portare alla progressiva eliminazione o residuale presenza delle discariche.
In tale modo ribadiamo il nostro netto rifiuto di ipotesi di inceneritori o della creazione di combustibile secondario da bruciare in altri territori oltre ad impianti inutili e ‘potenzialmente dannosi per l’ambiente come il biodigestore di Saliceti.In prospettiva ogni Provincia deve concludere il proprio ciclo al proprio interno e la spazzatura non deve viaggiare inutilmente nel territorio regionale e non solo.
Si devono poi chiudere le tristi pagine delle bonifiche (ACNA, Stoppani, Pitelli, Arsenale di La Spezia…) poiché queste vicende non dovranno mai più succedere e soprattutto i costi dovranno essere sopportati da chi ha inquinato.
Sul piano energetico puntiamo ad una completa e progressiva fuoriuscita dal carbone chiudendo la centrale di La Spezia e favorendo in tutti i modi le energie rinnovabili. Bisogna poi evitare progetti come il potenziamento del rigassificatore di Panigaglia, che è pericoloso per l’ambiente e non solo.
Crediamo poi che sia fondamentale un impegno concreto e straordinario a favore di musei,biblioteche,archivi e spettacoli dal vivo favorendo economie di spesa ma anche attività associative e di decentramento,che permettano alla Liguria di mettere in mostra le proprie attività ed opere ma anche di garantire un reddito adeguato a chi opera nel settore :Bisognerà  contrastare ogni forma di precarietà e soprattutto  svolgere una grande azione educativa affinché la cultura divenga l’elemento portante della coscienza civile ligure.
In ultimo noi Verdi ribadiamo l’esigenza di una diversa politica verso gli animali selvatici e non ricostituendo il corpo di polizia regionale ma anche assumendosi la responsabilità del recupero degli animali selvatici anche in convenzione con le associazioni animaliste oltre a creare appositi centri provinciali di recupero.Bisogna poi contrastare le inutili cacce di selezione per l’adozione sperimentale  di metodi nonviolenti per il contenimento del fenomeno. A ciò devono essere associate diverse abitudini alimentari da promuovere nelle mense e qui si ritorna al tema di sempre ovvero il pericolo rappresentato dagli allevamenti intensivi esistenti in altre zone d’Italia per il cambiamento climatico.
leggi anche
Generica
Reazioni
Regionali Liguria, il Pd non teme lo strappo di Alice Salvatore ma accusa: “È una lista civetta di Toti”
Generica
Da sola
Regionali Liguria, Alice Salvatore lascia il M5s e si candida col suo nuovo movimento “Il Buonsenso”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.