Dove lo butto?

Calendario Amiu e consigli utili: Natale e il 2020 fanno rima con “riuso”

Generica

Genova. Amiu e il Comune di Genova sono da tempo in prima linea per prevenire la produzione di rifiuti e incentivare il riuso, in linea con i principi dell’economia circolare. Perché dunque non portare avanti queste buone pratiche anche a Natale e nell’anno nuovo?

IL CALENDARIO AMIU 2020. Partiamo proprio dal nuovo anno. Per il 2020 Amiu ha preparato un calendario da muro per fissare nelle case dei genovesi alcune utili e pratiche nozioni sulla raccolta differenziata, il riuso e il riparo. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione di 48 aziende che hanno collaborato con un contributo alla realizzazione del calendario. Ad ogni mese corrisponde un materiale da riciclo (carta, plastica, vetro, acciaio, alluminio e umido), una raccolta speciale (raee, ingombranti, legno e rifiuti pericolosi) o un’iniziativa su riuso e riparo. Nei testi tutti i genovesi potranno trovare informazioni sulla composizione dei materiali, su come differenziare correttamente evitando errori di contenitore, e alcune curiosità su quali nuovi oggetti potranno essere creati dai materiali riciclati. I calendari, stampati in 5 mila copie, si trovano a distribuzione gratuita nelle Isole Ecologiche: ricordiamo peraltro che ci sono ancora pochi giorni utili per avere i punti e lo sconto Tari, fino a 20 euro, proprio per chi utilizza le Isole Ecologiche.

NATALE, UN REGALO ALL’INSEGNA DEL RIUSO. E’ senz’altro un’idea originale e a Genova trova realizzazione grazie alla “rete”, in costante crescita, della web app “Refresh”. Rivolta ai cittadini, è interamente dedicata a rendere visibile il sistema del riuso e del riparo che già esiste in città. Per iscriversi è sufficiente compilare il form sul sito refresh.amiu.genova.it. Regali e idee per i più piccoli? C’è anche “Toorna”, la web app specifica per tutti i genitori che amano l’idea di poter far circolare gratuitamente oggetti e abiti per bimbi (0-12) nonché vestiti e accessori premaman. Senza dimenticare il Temporary shop di vico Angeli 21 rosso (da Palazzo Rosso in via Garibaldi), gestito dall’associazione“Sc’Art!”, con i prodotti e le attività di “Creazioni al fresco”: borse, accessori e complementi di arredo realizzati con il riutilizzo di diversi materiali nei laboratori rivolti a donne detenute presso la casa Circondariale di Genova Pontedecimo, a donne in misura alternativa alla detenzione e a donne ex detenute. Lo spazio è aperto tutto l’anno il martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18 e il venerdì dalle 9 alle 13.

Soprattutto a Natale è poi utile ricordare le buone pratiche legate alla differenziata e al riciclo.

CARTA E IMBALLAGGI. Il vademecum di Comieco (Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) per un Natale sostenibile. Con pacchi e scatole, separate il cartone da elementi estranei come nastro adesivo, punti metallici e plastiche che contengono le bolle di consegna e l’indirizzo. Appiattite il cartone in modo da occupare il minor spazio possibile nel bidone; pacchetti regalo sostenibili: vecchie scatole da scarpe, scatoloni e fogli di giornale possono essere utili per impacchettare regali di qualsiasi dimensione; pranzi e cenoni con la carta: dove la butto? Carta oleata e carta forno vanno gettate nell’indifferenziato se sporche di cibo, altrimenti, se riportato sulla confezione, vanno conferite nel bidone di carta e cartone. Le confezioni di cotechino, zampone, panettone e pandoro sono costituite da materiali diversi: è necessario separare il cartoncino del packaging dall’involucro di platica e conferirli nel bidone corretto. I tovaglioli di carta usati vanno nell’umido; scontrini dei regali: sono nemici del riciclo della carta perché costituiti da carta termica e devono quindi essere gettati nell’indifferenziato.

VETRO. Alcuni consigli dal CoReVe (Consorzio Recupero Vetro). Champagne, spumanti, vini da tavola e amari, condimenti e conserve tipici della tradizione. Sulle tavole degli italiani a Natale passa una grande quantità di imballaggi in vetro che, se correttamente raccolta e riciclata, è in grado di determinare benefici tangibili per l’ambiente. Quindi, ecco cosa va conferito nel contenitore verde del vetro: tutte le bottiglie, da quelle del vino a quelle di champagne e spumante; i vasetti e i barattoli di vetro di conserve, marmellate, composte, sughi, salse, mostarde e prodotti sottolio o sottaceto. Cosa non deve andare invece nella raccolta del vetro? Le palline di Natale e le decorazioni in vetro soffiato con cui si adornano alberi e case; le lampadine e le luci; calici e bicchieri di cristallo (veri e propri nemici giurati del riciclo del vetro); piatti, tazzine, ciotole, pirofile, statuette del Presepe e tutti gli oggetti di porcellana e ceramica; gli articoli in vetroceramica tipo pyrex.

PLASTICA E RAEE. Il Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in plastica) consiglia di riusare il più possibile gli imballaggi in plastica e le decorazioni. Il Consorzio invita anche ad “abbassare il volume”, cioè schiacciare gli imballaggi prima di metterli nel bidone della differenziata. Ricordati che la raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli imballaggi (tra cui bottiglie, vaschette, barattoli, flaconi, piatti e bicchieri, pellicole trasparenti e pellicole antiurto, etc.). Scegliamo luci a risparmio energetico e, se smettono di funzionare, ricordiamoci che diventano RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e vanno smaltiti con la raccolta differenziata.Caled

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.