Le indagini

Figlio di Grillo indagato per violenza sessuale insieme a tre amici. La procura di Tempio Pausania: “Faremo presto”

I legali dei quattro ragazzi accusati di violenza di gruppo non commentano: "Atti coperti da segreto istruttorio"

villa grillo beppe

Tempio Pausania. “Faremo presto, a garanzia degli indagati e della parte offesa”. È l’unico commento che Gregorio Capasso, capo della Procura di Tempio Pausania, rilascia all’ANSA a proposito della vicenda giudiziaria che coinvolge il figlio di Beppe Grillo, Ciro Grillo, e altri suoi tre amici accusati di violenza sessuale di gruppo. E’ stato lo stesso Capasso a condurre ieri gli interrogati dei quattro indagati per violenza sessuale.

“Data la delicatezza del caso – precisa il procuratore – sulla vicenda manteniamo il massimo riserbo”. Ciro Grillo è difeso dall’avvocato Enrico Grillo, Vittorio Lauria da Paolo Costa, Edoardo Capitta si avvale di Ernesto Monteverde e Francesco Corsiglia di Romano Raimondo e Gennaro Velle. Tutti i legali sono del foro di Genova. Legali che al momento preferiscono non commentare: “Nessuna dichiarazione, nessun commento” rispondono a chi chiede notizie sul procedimento aperto dal magistrato sardo dopo la denuncia, sporta a Milano, da una ragazza di origini scandinave.

“Non ci sono dichiarazioni da fare – ha detto uno dei quattro legali genovesi – e nulla da dire. Non conosciamo il contenuto degli atti perché sono coperti da segreto”. Il legale ha comunque confermato che gli indagati hanno “rigettato ogni addebito”

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