Genova. Il moncone est di ponte Morandi sarebbe pericolante e la sua messa in sicurezza è divenuta in queste ore prioritaria. Nelle prossime ore la decisione sulla demolizione.
Lo rende noto la struttura commissariale per l’emergenza che ha ricevuto una relazione tecnica dalla commissione ispettiva del ministero guidata dall’architetto Roberto Ferrazza. La struttura commissariale ha scritto al ministero e alla concessionaria per avviare gli interventi. Tra le ipotesi anche il commissariamento specifico della struttura.
A destare maggior preoccupazione è la pila 10, che sostiene tutto il troncone a est: “Sulla pila è stata riscontrata una corrosione di grado elevato. Ci siamo riuniti per verificare se ci siano attività da fare nell’immediato dal punto di vista precauzionale, al momento non c’è necessità di ampliare la zona rossa salvo ulteriori indicazioni”.
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Interventi che devono “tamponare” una situazione che rischia di “precpiitare” con le piogge della stagione autunnale, in attesa della demolizione definitiva, che però sarà possibile solo dopo la demolizione dei palazzi sotto la struttura, con ogni probabilità.
Le ispezioni sono in corso da diversi giorni, e riguardano entrambe le parti rimaste in piedi, ma in queste ore hanno visto una accelerazione: la messa in sicurezza procede di pari passo, facendo procedere a singhiozzo le complicate operazioni di recupero degli affetti personali degli sfollati dalle proprie case.
Anche per queste operazioni sono dovuti i forti rumori avvertiti, e che si avvertiranno, nell’area, rumori che hanno più volte messe in allarme la popolazione in queste ore. La raccomandazione resta quella di sempre: attenersi alle indicazioni del personale di soccorso presente sul posto.
Al momento non è ancora giunta alla procura di Genova una richiesta formale per la demolizione dei tronconi rimasti in piedi, sottoposti a sequestro. Intanto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commissario straordinario per l’emergenza, ha scritto stamani ad Autostrade: “Stante le rilevate condizioni di pericolo, si resta in attesa di conoscere le attività che Società Autostrade per l’Italia, in quanto soggetto gestore dell’infrastruttura autostradale A10, intende immediatamente porre in essere, nel rigoroso rispetto delle azioni richieste dall’autorità giudiziaria, per la messa in sicurezza o demolizione dei tronconi del viadotto non collassati ed instabili”.
Toti evidenzia gli “obblighi del soggetto gestore dell’infrastruttura in merito alle attività di verifica, consolidamento, messa in sicurezza o demolizione dei tronconi del viadotto non collassati e instabili”. La nota del presidente Toti fa seguito alla comunicazione inviata oggi alla struttura commissariale ministeriale. La lettera è stata inviata per conoscenza anche alla procura di Genova, alla prefettura, al capo del dipartimento nazionale di Protezione civile Borrelli e al sindaco Marco Bucci.
(Nella gallery le ispezioni di questa mattina al moncone ovest)