Genova. Intorno alle 11 del mattino, quando ormai era chiaro che la situazione non si poteva raddrizzare, qualcuno ha provato a suggerire sommessamente: “Ma farlo in via Assarotti?”.
Perché uno scivolo ha bisogno di un piano inclinato, per funzionare. Altrimenti non è uno scivolo. E’ una passerella. Una pista. Oppure, come nel caso della struttura montata nella notte in via XX Settembre per il Costa Zena Festival, una corsia gonfiabile con dell’acqua saponata che ci scorre sopra.
Il fatto che il maxiscivolo dei record si sia rivelato un mezzo flop non ha rovinato la festa ai genovesi e turisti che lo hanno provato. Alcuni un po’ delusi, sì, soprattutto quelli reduci da 4 o 5 ore di fila sotto il sole per buttarsi giù da via XX, ma comunque divertiti. Anche, perché no, dal risultato un po’ goffo.
I primi a rendersi conto che c’era qualcosa che non andava, d’altronde, erano stati i primi a inaugurare lo scivolo: il sindaco di Genova Marco Bucci e il governatore ligure Giovanni Toti. La scena di quel particolare taglio del nastro è già in pole per diventare uno degli episodi più “virali” della storia recente della città.
Ma nell’idrofollia della giornata c’è stata un’altra struttura che si è presa una rivincita non da poco: la fontana di Piazza De Ferrari.
A metà mattinata, non appena la temperatura si è avvicinata ai 30 gradi, in molti – grandi e piccini – si sono lanciati prima timidamente e poi senza freni a fare il bagno nella vasca di marmo della fontana. Che da tanto tempo, vista l’assenza di grandi vittorie calcistiche, non era “violata” per fare festa.
La pacchia è durata poco. Per questioni di sicurezza gli agenti della polizia locale hanno vietato l’ingresso nella fontana (il fondale era in parte tagliente e qualcuno si era già fatto male). Ma tanto è bastato per sancire la vittoria, netta, dello storico monumento: fontana di Deffe 10 – Maxi scivolo 0.