Genova. Paura a Quezzi nel pomeriggio per uno sciame di api che, in via Fontanarossa, ha praticamente oscurato il cielo. Migliaia di api avevano “sciamato”, si erano cioè riprodotte, nel cassettone di una tapparella esterna all’ultimo piano di un edificio.
Sul posto è intervenuto Marco Corzetto, tecnico del verde, docente all’istituto agrario Marsano e responsabile dell’apiario urbano di via Lucarno, a Struppa. “Era uno sciame enorme – racconta – ma sono riuscito a raccogliere tutte le api e a portarle nel nostro centro di Struppa”.
Non è il primo (anche se forse sarà uno degli ultimi) intervento. “La sciamatura quest’anno è arrivata con un mese e mezzo di ritardo – spiega l’esperto – e negli ultimi 20 giorni sono stato chiamato per interventi quasi quotidianamente, soprattutto nella zona di Quezzi e di Rivarolo alta”.
Corzetto, oltre a una perizia acquisita negli anni, è in possesso di alcune strumentazioni all’avanguardia per “aspirare” le api senza ucciderle per poi liberarle nuovamente nelle arnie dell’apiario.
(la foto è di Paolo Gusberti)