Genova. Per ora Vincenzo Montella non c’è ancora, ma i contatti sono in corso e si spera di liberarlo dalla Fiorentina. Intanto, però, Walter Zenga, da ex allenatore della Sampdoria, spiega la sua verità.
Da Dubai, si lascia andare all’amarezza. “Non ho recriminazioni, ho sempre dato il massimo e la squadra ha 16 punti in classifica, due in meno della Juve e quattro del Milan. Mi è stato detto che i tifosi ce l’avevano con me, sono cose che mi fanno ricordare perché vivo all’estero. Se un allenatore va sotto la gradinata per parlare con i tifosi viene diffidato dalla Lega. Una società, invece, ti esonera perché i tifosi ti contestano”.
Dubai pomo della discordia? Neanche a pensarci. “Avevo l’autorizzazione del presidente Ferrero, altrimenti – continua Zenga – non sarei mai partito ma evidentemente qualcuno ha voluto specularci sopra. Io sono stato l’unico allenatore di Serie A presente all’Ata Hotel di Milano per seguire l’ultimo giorno di calciomercato. Se la rosa è rimasta competitiva forse il merito è anche mio, invece ho ricevuto solo accuse”.
C’è spazio anche per Antonio Cassano. L’ex allenatore blucerchiato conferma qui quanto trapelato questa estate. “Di lui avevo già parlato con il presidente allora, ma sapete com’è finita: è arrivato lo stesso. Niente di personale: è un grandissimo e gliel’ho detto, ma non era in forma quando è arrivato e non lo è ancora oggi”.