Liguria. Conto alla rovescia per le primarie e per la prima volta gli elettori liguri di centrosinistra sceglieranno domani il loro candidato presidente della Regione Liguria attraverso le primarie: Massimiliano Tovo (Centro
Democratico), Sergio Cofferati, europarlamentare ed ex segretario generale della Cgil, Raffaella Paita, attuale
assessore alle Infrastrutture, entrambi del Pd.
In attesa dell’apertura ufficiale delle urne, domenica dalle 8 alle 20, quando l’eco delle polemiche non si è ancora spento, è bene ricordare le regole: l’Utar, l’Ufficio tecnico amministrativo regionale, ha stabilito che “saranno ammessi al voto elettori non solo con documento di identità e tessera elettorale, ma anche con solo documento di identità, previa adeguata verifica dell’effettiva residenza dell’elettore nel territorio del seggio e del fatto che l’elettore non abbia già espresso il voto altrove”.
Gli elenchi degli elettori, inoltre, “sono considerati pubblici ai sensi dell’Art. 6 del regolamento, delle leggi e delle normative vigenti in tema di privacy e di tutela dei dati sensibili, e quindi non pubblicabili”.
E a proposito di polemiche, saranno invece esclusi dal voto “i dirigenti nazionali, regionali, provinciali e locali, ivi compresi gli amministratori, che ricoprono incarichi riconosciuti in partiti che non appartengono alla coalizione di Centrosinistra” e “gli appartenenti a gruppi parlamentari e consigliari di partiti che non appartengono alla coalizione di Centrosinistra”.
Ammessi invece gli elettori o gli eletti in liste civiche che, non incorrendo nei casi sopracitati, “all’atto del voto sottoscrivano le linee guida del centrosinistra per la Liguria, devolvano un contributo di almeno due euro per la copertura delle spese organizzative e accettino di essere iscritti nell’Albo pubblico degli elettori del centrosinistra”.
Le modalità. Su proposta del Pd Liguria, le forze di centrosinistra, che hanno promosso le primarie di domenica 11 gennaio, hanno deciso di devolvere agli alluvionati liguri per intero il contributo di due euro che gli elettori verseranno al momento del voto.
“Con questa scelta intendiamo onorare un impegno che avevamo preso mesi fa, all’indomani dei tragici eventi alluvionali che a più riprese hanno devastato il nostro territorio – rendono noto i democratici – Di fronte ad avvenimenti come quelli di questo autunno, la politica ha il dovere di fare la sua parte, sul piano della proposta, delle scelte amministrative ma anche sul piano di un aiuto più concreto”.
I fondi che verranno raccolti attraverso le primarie saranno versati sul conto corrente n. 23868/80 presso Banca Carige, attivato dalla Regione Liguria per la raccolta fondi alluvione 2014 (nella causale in particolare ci saranno le famiglie, tenuto conto “che la maggior parte dei contributi pubblici sono destinati alle opere, alle strutture pubbliche, alle imprese e in misura minore alle famiglie”).
Le spese organizzative per le primarie saranno sostenute utilizzando quanto versato in più dagli elettori rispetto alla quota minima di due euro e grazie al contributo di solidarietà degli eletti liguri del PD (consiglieri regionali, parlamentari nazionali ed europei).
I seggi sono 300 (104 seggi in Provincia di Genova, 81 a La Spezia, 55 a Savona, 41 a Imperia e 19 nel
Tigullio), allestiti su tutto il territorio ligure. L’elenco è disponibile “>qui
Possono votare alle “Primarie Liguria 2015” tutti i titolari del diritto attivo di voto per le elezioni regionali, i quali all’atto del voto sottoscrivano il manifesto del nuovo centro sinistra accettino di essere iscritti nell’Albo pubblico degli elettori del centrosinistra.
Per essere ammessi al voto occorre esibire al seggio un documento d’identità e la propria tessera elettorale e versare un contributo di almeno 2 Euro.
Ogni elettore può votare soltanto nel seggio corrispondente alla propria residenza.
Possono partecipare al voto anche i cittadini che abbiano compiuto i 16 anni entro l’11 gennaio 2015, nonché i migranti, regolarmente residenti nella Liguria, muniti di permesso di soggiorno, di documento d’identità e che abbiano compiuto 16 anni entro l’11 gennaio 2015.
Gli studenti e i lavoratori fuori sede, purché residenti in Liguria, possono votare in un Comune diverso da quello di residenza, previa richiesta entro venerdì 9 gennaio 2015 alle Commissioni Provinciali per le Primarie (Imperia, Savona, Genova, Chiavari e La Spezia) della provincia in cui si intende votare. Si vota tracciando una croce sul nome del candidato/a Presidente.
Il vincitore si saprà domani in serata, ma per ora l’incognita è l’affluenza. Nel 2012 andarono alle urne 25.900 persone ma solo nei 73 seggi di Genova per la scelta del candidato sindaco. A febbraio 2014 alle primarie per la segretaria regionale andarono a votare 19.992 persone. Settantamila le schede stampate per questa tornata, ma il numero degli elettori potrebbero essere
decisamente più basso.