Waterfront e torre piloti, Renzo Piano: “L’acqua vince sul cemento. Niente stadio né centro commerciale” fotogallery

Genova. “L’acqua vince sul cemento e torna dov’era un tempo”. L’architetto genovese Renzo Piano racconta così il waterfront che verrà nella zona tra le riparazioni navali del Porto di Genova e l’area della Fiera, precisando che lo stadio e il centro commerciale non ci saranno. Oggi il progetto, a cui Comune di Genova, Regione Liguria e Autorità portuale lavorano da mesi con lo studio Piano, è stato illustrato alla stampa con l’ausilio di carte e plastici.

Un progetto che toglie cemento con 48 mila metri cubi in meno grazie l’abbattimento del ex palazzo Nira e del padiglione C della Fiera e la creazione di un canale o meglio di uno “specchio d’acqua” largo tra i 20 e gli 80 metri che congiungerà il Palasport dell’area fieristica con il Porto antico, affiancato da una passeggiata pedonale di circa tre chilometri. Cambiamenti importanti anche per la parte finale della sopraelevata Aldo Moro, la cui rampa di uscita sarà coperta da alcune palazzine di quattro piani che la ‘avvolgeranno’. Le riparazioni navali, che da sempre necessitano di nuovi spazi potranno contare su un ‘tombamento’ , cioè sul riempimento dello specchio acqueo che consentirà anche di adeguare il quarto bacino di carenaggio.

Il progetto avrà tempi di realizzazione di circa 10-15 anni, ma una parte verrà fatta prima e riguarda il posizionamento della nuova Torre dei piloti, dopo il tragico crollo dell’anno scorso. “La nuova torre sarà alta 70 metri – spiega il presidente dell’autorità portuale Luigi Merlo – e sorgerà all’imboccatura di Levante del porto di Genova da dove dominerà tutto lo specchio acqueo fino al Vte. La protezione a mare già esistente sarà rafforzata. Il progetto è già nel dettaglio, quello definitivo e la gara arriveranno nel 2015″.

Previsti anche 2 mila metri aggiuntivi di banchina per nuovi ormeggi per la nautica. Gli spazi della Fiera per il salone nautico saranno ridisegnati,con meno padiglioni e più aree a mare. Gli interventi saranno finanziati da pubblico e privato. I primi in porto saranno a carico dell’Ap e sono stimati in 120-140 milioni (Torre piloti, interventi sulla quarta vasca e il riempimento del molo Duca degli Abruzzi, acquisto e demolizione dell’edificio ex Nira all’interno della Fiera, un ostacolo alla realizzazione del canale).

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