Genova. Un medico genovese accusato di aver lesionato il timpano di una donna con cui avrebbe avuto una relazione e di averla minacciata è stato condannato a tre mesi di reclusione con la condizionale e la non menzione e al risarcimento del danno da liquidarsi in separato giudizio. Il giudice monocratico ha disposto anche il pagamento di una provvisionale esecutiva di 5.000 euro.
L’episodio risale al 2011 quando, secondo quanto la donna, una quarantenne assistita dall’avvocato Giuseppe Nadalini, aveva denunciato, la vittima sarebbe stata minacciata e colpita con calci e schiaffi dal medico all’interno dell’ospedale dove lui presta servizio. La donna lo avrebbe avvicinato per chiedere spiegazioni sul suo comportamento ma l’uomo, difeso dagli avvocati Giovanni Battista Dellepiane e Nicola Scodnik,
l’avrebbe picchiata.
Il giudice, nella motivazione della sentenza, sostiene, tra l’altro, che la parte offesa “ha subito un fatto violento e traumatico non solo per la lesione riportata ma anche per essere avvenuto nell’ambito di un rapporto di natura sentimentale che si stava chiudendo per la unilaterale volontà dell’imputato”.
Il giudice conclude che “considerata la situazione di concitazione, di comprensibile stato di difficoltà in cui si trovava l’imputato, interrotto durante l’attività lavorativa dalla ricerca di spiegazioni della parte offesa che lo aveva atteso sul posto di lavoro, possono essere concesse le attenuanti generiche”.