Politica

Il risveglio di Cogoleto dopo le sorprendenti primarie

Cogoleto. Chi segue la politica ricorda che la prima volta che si tennero le primarie in Italia fu una festa, un evento di inaspettata partecipazione popolare, che incoronò Romano Prodi candidato alle elezioni successive. Poi fu il momento di Walter Veltroni eletto segretario del Partito Democratico. Da quel momento in poi le primarie, nel contesto italiano utilizzate solo dal partito democratico, sono state spesso una spina nel fianco: i “rottamatori” (a partire dal sindaco di Firenze Matteo Renzi) che le brandiscono come vessillo e simbolo della trasparenza del partito, e la vecchia guardia del partito che invece vorrebbe rottamare direttamente le primarie.

Colpa dei colpi di scena, della vittoria di Pisapia a Milano che ha battuto il candidato del partito Boeri, quella precedente di Vendola in Puglia. Insomma il quesito primarie sì, primarie no, è ancora vivo e all’ordine del giorno.

Cogoleto, il comune più a ponente di Genova, ripropone il dilemma, dopo la vittoria della vicesindaco uscente Anita Venturi sul favorito e più quotato Luigi Cola, già sindaco della cittadina nonchè consigliere regionale per il Partito democratico durante la scorsa legislatura regionale.

Che segnale dà Cogoleto alle primarie? Ne abbiamo discusso con Simone Mazzucca, coordinatore provinciale della segreteria del PD e responsabile degli enti locali.

“Le primarie di ieri a Cogoleto dimostrano che chi fa riferimento al centrosinistra vuole partecipare, vuole scegliere il proprio candidato. Le primarie servono ed è un ottimo strumento di partecipazione”.

Il dato che viene da Cogoleto è incontestabile: ha votato il 23% degli aventi diritto, quasi una persona su cinque dunque. Se tutti questi voti delle primarie si trasformassero in voti per il candidato del Partito Democratico, assicurerebbe la vittoria. Non si può negare dunque che in questo caso la partecipazione è stata alta e sorpredente, e che la valutazione su un così alto coinvolgimento dei cittadini non può che essere positivo. Però i cittadini hanno scelto una donna conosciuta sì, che ha già operato sul territorio, ma che non fa parte del partito e non era la candidata nominata dagli organi direttivi.

“Anita Ventura è un ottimo candidato, ed è stata un ottimo vicesindaco, messe da parte le primarie, tutti assieme, nessuno escluso, sosterremo Anita. Nel comune di Cogoleto spero nessuno si tiri indietro. Nel momento in cui si va in mare aperto, senza decidere in una stanza chiusa, i cittadini scelgono liberamente. Io non mi scandalizzo se hanno votato una persona seria, brava e competente ma che è fuori dal partito”.

Parole chiare, in qualche modo prevedibili, quelle di Mazzuca, che però non si esime dall’esprimere una propria valutazione sulle schermaglie già emerse ieri sera, che in maniera sibillina insinuavano che la vittoria della Ventura fosse dipesa dalla partecipazione sia di elettori di Sinistra e Libertà sia di elettori del Pdl.

“E’ provato che non esistono inquinamento delle primarie nella provincia di Genova, non vedo perchè debba esserci stato in questa occasione. Io ho cominciato a fare politica a Sant’Olcese, un comune che ha quasi gli stessi abitanti di Cogoleto, dove le persone si conoscono. In questi posti si vive una dimensione passionale della politica, anche di sani scontri dialettici nei bar e nelle piazze, le assicuro che tutti conoscono le preferenze politiche di tutti gli altri. La provincia genovese è fatta di persone serie chi è di destra non si presenterebbe mai ai seggi delle primarie di sinistra”.

Tutto chiaro, Rimane un dubbio: e adesso il Partito Democratico può stare davvero tranquillo che il perdente di queste primarie sostenga la candidata. L’esempio di qualche anno fa di Recco non spinge all’ottimismo.

“E’ vero, a Recco le primarie non avevano funzionato, ma se mi si dice che Cola potrebbe fare una sua lista civica, cosa cui io non credo, sono certo farebbe un errore madornale”.

Insomma, Cogoleto si risveglia nel primo giorno di primavera e sa che proprio oggi comincia la campagna elettorale. La contesa potrebbe essere in bilico, con il candidato di Sinistra e Libertà Roberto Pansoli a fungere da ago della bilancia nella contesta tra Anita Venturi e Paolo Bruzzone del Pdl. Sempre che non nasca un altro caso Recco.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.