Genova. “Il procuratore Cozzi ci ha assicurato che il nostro ingresso nelle case, per recuperare gli oggetti personali, non dipenderà in alcun modo dallo svolgimento dell’incidente probatorio”, così Ennio Guerci, portavoce del comitato degli sfollati di via Porro al termine dell’incontro con il capo della procura di Genova che indaga sul crollo di ponte Morandi.
“Cozzi ci ha spiegato come mai non potremo partecipare alla fase dell’incidente probatorio, essendo parte danneggiate e non parte offesa – continua Guerci – ma ha acquisito alcune fotografie da noi fornite relative ai cantieri che negli anni hanno interessato il viadotto”.
Il comitato di residenti, esistente già ben prima del disastro, era impegnato in una battaglia contro i rumori e i disagi legati alla presenza del ponte. “Abbiamo molti video e registrazioni audio, se servissero ai pm” continua Guerci. Durante l’incontro si è parlato anche di tempi, per la demolizione e per il ritorno – anche se per poche ore – nelle case.
“Cozzi ci ha assicurato – dice il portavoce del comitato di sfollati – che sarà possibile non appena il pool di periti della procura e in seconda battuta le informazioni ricevute dai sensori lo consentiranno, nonché quando ci sarà un progetto definitivo per la demolizione”.
Intanto rinviato, forse già a domani, l’incontro settimanale previsto per oggi tra gli sfollati e il sindaco Marco Bucci.