La sentenza

G8 di Genova, arresti illegali in piazza Manin: quattro poliziotti condannati a risarcire 20 mila euro

La procura della Corte di conti aveva chiesto anche un risarcimento di 200 mila euro per danno di immagine, ma sul punto i giudici si sono riservati

Corte dei Conti

Genova. I giudici della sezione giurisdizionale della Liguria hanno condannato a un risarcimento di oltre 20 mila euro quattro poliziotti ritenuti responsabili di aver arrestato ingiustamente, durante i fatti del G8 di Genova del 2001, due giovani spagnoli. I fatti contestati dalla procura contabile sono quelli di piazza Manin del 20 luglio 2001, quando i quattro poliziotti arrestarono con l’accusa di resistenza aggravata, possesso e utilizzo di ordigni incendiari, due manifestanti spagnoli, risultati poi totalmente estranei ai fatti loro contestati.

I poliziotti erano stati condannati in Cassazione per falso ideologico, relativo alla redazione del verbale di arresto, mentre per gli altri reati, tra cui la calunnia è sopraggiunta la prescrizione.

La procura contabile chiedeva che i quattro poliziotti risarcissero il ministero dell’Interno per le spese di giudizio che aveva dovuto anticipare, quantificate in 10 mila euro, e il ministro della Giustizia per gli oltre 10 mila euro per le spese processuale per parti offese ammesse al patrocinio dello Stato. I giudici hanno accolto la richiesta della procura e condannato gli agenti a risarcire gli oltre 20 mila euro. La procura, inoltre, chiedeva un risarcimento di 200 mila euro per i danni d’immagine provocati dal comportamento dei quattro poliziotti. I giudici contabili, però, dopo aver sollevato la questione di legittimità costituzionale, si sono riservati la decisione in merito

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