Genova. Dopo 18 anni dai fatti, è stato arrestato in Francia l’ultimo dei manifestanti condannati per “devastazione e saccheggio” a seguito degli eventi legati al G8 di Genova del 2001.
Si tratta di Vincenzo Vecchi, condannato in via definitiva a 12 anni e sei mesi di carcere per alcuni danneggiamenti a cose perpetuati durante le caldissime giornate genovesi.
L’uomo, di origini bergamasche che nel frattempo si era rifatto una vita con un bimbo ora di 12 anni, è stato trovato in Francia, nella regione di Morbihan, dalla brigata nazionale per la ricerca dei fuggitivi, dopo che erano stati spiccati due mandati d’arresto europeo dalle procure di Milano e Genova. Era latitante dal 2015, anno della sentenza definitiva.
Con il Vecchi, si chiude quindi la corsa della giustizia italiana, che aveva assicurato ad altri manifestanti diversi anni di carcere: sentenze che fecero scalpore i tutta europa per la “sproporzione inedita”, come definita dai legali degli imputati, tra la quantificazione materiale del danno fatto e la quantità della pena, che ha superato di larga misura quella di reati anche gravi contro persone.
Ancora senza nome, invece, i tanti responsabili delle forze dell’ordine protagonisti delle decine di brutali pestaggi in strada, da Corso Italia a via Tolemaide, da Piazza Manin a Corso Torino: lì a rompersi furono nasi, ossa, volti e denti, ma questi reati rimarranno senza colpevoli.