Cantieri

Linea del Campasso, inaugurato l’infopoint: “A maggio il primo cantiere, si parte da Rivarolo”

Sarà aperto tre giorni alla settimana, ecco come prenotare un appuntamento. Pubblicato il primo bando per la rigenerazione della Valpolcevera, 3,6 milioni per il progetto di fattibilità

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Genova. È stato inaugurato oggi all’ingresso della stazione di Rivarolo l’infopoint di Rfi che diventerà un punto di riferimento per i cittadini dei quartieri coinvolti dalla riattivazione della linea merci del Campasso, di fatto l’ultimo miglio del Terzo Valico. I cantieri – spiega Vincenzo Macello, direttore degli investimenti di Rfi – entreranno nel vivo a maggio coi primi lavori di consolidamento per le pile del ponte sul Polcevera, di cui andrà poi sostituito l’impalcato, e si sposteranno man mano verso Sampierdarena. La tabella di marcia ad oggi prevede il passaggio dei primi treni all’inizio del 2026, quando sarà attivato il primo binario della nuova linea dei Giovi.

Nel frattempo il Comune di Genova ha pubblicato il bando da oltre 3,6 milioni di euro per il progetto di fattibilità tecnico-economica della riqualificazione e rigenerazione urbana dei quartieri attraversati dai treni merci. La scadenza è fissata al 28 maggio, il progetto dovrebbe arrivare entro la fine del 2024. A disposizione ci sono circa 200 milioni di euro, finanziati dal governo in due tranche, di cui circa il 60% destinato agli indennizzi per i proprietari che saranno espropriati e il restante 40% per una serie di interventi sul territorio, tra cui la galleria artificiale di via Ardoino e la pista ciclopedonale alberata sul retro di via Canepari.

Il cronoprogramma ufficiale, già soggetto a pesanti ritardi accumulati negli anni, non ha più subito variazioni di rilievo: a dicembre sarà attivato il quadruplicamento Voltri-Sampierdarena, a febbraio 2025 sarà la volta del sestuplicamento Principe-Brignole per avere il Nodo funzionante entro il primo semestre dell’anno prossimo. Il Terzo Valico si immagina attivato almeno in parte nel 2026, con una riduzione dei tempi di percorrenza sulla tratta Genova-Milano sperimentabile entro la fine di quell’anno, e con gli stessi tempi i treni merci (42 al giorno) inizieranno a passare tra le case di Fegino, Rivarolo, Certosa e Sampierdarena, mentre nel parco del Campasso verranno composti i convogli da 750 metri.

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L’infopoint, chiesto a gran voce da comitati e residenti, sarà aperto tre giorni alla settimana: il lunedì dalle 14.00 alle 17.00, il martedì dalle 17.00 alle 19.00, il venerdì dalle 9.30 alle 12.30. Sarà possibile prenotare un appuntamento mandando una mail con l’oggetto della richiesta a infopoint.genova@rfi.it. Tramite lo stesso indirizzo sarà possibile richiedere notizie e indicazioni su avanzamento e logistica dei cantieri. I giorni e gli orari di apertura potranno essere successivamente rimodulati in base alle richieste ricevute e all’affluenza registrata. All’interno, oltre al personale di Rfi e Cociv, si potranno trovare anche pannelli informativi e materiale multimediale sullo stato di avanzamento dei lavori. Si potranno chiedere informazioni su tracciato, caratteristiche tecniche, ambiente e impatto sociale ed economico.

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“Sarà il punto in cui informeremo, ascolteremo e cercheremo di dare risposte su tutti i progetti che riguardano Genova, quindi anche Terzo Valico e Nodo”, precisa Macello. “Qui potranno essere acquisite informazioni sui disagi di cantiere, che saranno inevitabili ma auspichiamo essere più contenuti possibile nei modi e nei tempi. Abbiamo condiviso che questo diventi il luogo per veicolare le informazioni gestite dall’osservatorio sui cantieri che abbiamo istituito”, aggiunge Pietro Piciocchi, vicesindaco e assessore comunale ai Lavori pubblici, che non esclude in futuro la presenza di personale di Tursi nell’infopoint.

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“Preparatevi perché qui arriveranno molte persone a porre il tema dei disagi – commenta Federico Romeo, presidente del Municipio Valpolcevera -. Valutiamo positivamente che le Ferrovie abbiano deciso di aprire questo punto, ora toccherà a voi dare le risposte. Questo è un quartiere che vivrà servitù importanti e impattanti tra metropolitana, ferrovia e messa in sicurezza del rio Maltempo. Non sarà facile, qui ci vuole una forte umanità, è un territorio che dev’essere curato”. Romeo insiste in particolare con l’area di piazzale Facchini, ex deposito locomotori delle Ferrovie, considerata “cruciale” per il territorio. La prima urgenza è quella legata ai parcheggi. “Giovedì sera ho incontrato nuovamente l’amministratore delegato Ferraris, siamo a buon punto”, risponde Piciocchi.

La linea ferroviaria del Campasso tra le case di Sampierdarena

“Siamo lieti che venga creato questo infopoint – aggiunge Michele Colnaghi, presidente del Municipio Centro Ovest -. Ne avremmo voluto anche a Sampierdarena ma mi sembra giusto che sia nella zona più impattata dai lavori. A Sampierdarena ci sono state grosse incomprensioni su indennizzi, sgombri ed espropri, per questo deve esserci un collegamento costante per evitare che ci siano ulteriori momenti di preoccupazione per la cittadinanza”.

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Intanto sono iniziate le procedure di esproprio per 14 unità immobiliari direttamente interferenti con la riattivazione della linea ferroviaria. Sono partite le opere propedeutiche e le bonifiche per l’avvio dei cantieri, che partiranno a maggio da Rivarolo. Tutt’altra partita sarà quella dei palazzi che si troveranno affacciati sulla ferrovia merci, con l’obiettivo di ridurre al minimo le demolizioni e al tempo stesso minimizzare i disagi per gli abitanti. “Abbiamo chiesto alla Regione l’attivazione del tavolo Pris, a breve partiranno tutte le interlocuzioni coi rappresentanti dei territori, ma la partita è condizionata dallo sviluppo del progetto di fattibilità”, avverte Piciocchi.

Nell’ultima assemblea pubblica a Certosa il sindaco Bucci e il vicesindaco Piciocchi avevano annunciato un accordo scritto per escludere il passaggio di merci pericolose sulla linea del Campasso, prevedendo il transito sulla linea Sommergibile salvo necessità eccezionali. Impegno che oggi è stato confermato a voce da Piciocchi e Macello, anche se la definizione del documento è rimandata a un’intesa tra Prefettura, ministero dei Trasporti ed enti locali.

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