Genova. Il teatro Verdi di Sestri Ponente, chiuso da mesi, è tornato in mano pubblica. Ad annunciarlo è il vicesindaco Pietro Piciocchi: “Il concessionario, a seguito dell’accordo intervenuto con il Comune di Genova, ha consegnato le chiavi alla direzione Patrimonio. Un grande lavoro di squadra, di cui sono molto orgoglioso, che ha portato ad un risultato fino a poco tempo fa tanto insperato quanto atteso”.
Lo storico cine-teatro, inaugurato nel 1899 e gestito dalla società del direttore Giunio Lavizzari Cuneo a partire dal 2004, è in crisi ormai da anni: prima il crollo del ponte Morandi, poi il Covid, complice la difficoltà di parcheggio con la chiusura serale e festiva del Park Oriani. Nell’estate 2023 la struttura ha chiuso senza più riaprire, ufficialmente per una problematica legata a un danno a un sipario.
“Da oggi si apre una nuova pagina, tutta da scrivere, dove il Teatro Verdi deve diventare l’epicentro di una rinascita culturale di Sestri Ponente, stupenda delegazione della nostra città che ha bisogno di nuova linfa, con una forte capacità attrattiva all’insegna della qualità, della varietà delle iniziative, della bellezza – commenta ancora Piciocchi -. C’è tanto lavoro da fare ma sento che è davvero esaltante lavorare con tanti che sono appassionati e che vogliono bene a Sestri Ponente a quest’opera di rinascita per la quale daremo il massimo”.
Il progetto siglato con Lavizzari Cuneo, in virtù di una concessione in scadenza nel 2037, prevedeva oltre 3,3 milioni di euro di investimenti per la riqualificazione, la metà dei quali già versati dal Comune, ma gli obblighi della convenzione non sono stati rispettati. E così Tursi ha avviato l’iter per revocare la concessione. L’obiettivo è tornare in possesso del teatro e poi assegnarlo nuovamente tramite bando pubblico, così da restituirlo non solo a Sestri Ponente, ma a tutta la città.