La luce in fondo al tunnel

A26, riapre la galleria Manfreida: “Vita nominale del tunnel allungata di 50 anni” fotogallery

In mattinata il sopralluogo dei sindaci della Valle Stura nel cantiere in chiusura. Entro il 2024 saranno sistemate tutte le gallerie del versante ligure

Genova. Un intervento complesso e delicato, che ha impattato in maniera importante sulla viabilità ma che ha permesso di prolungare la vita nominale dell’opera di 50 anni. Parliamo del cantiere di ristrutturazione della galleria Manfreida, sulla A26, che dal novembre del 2022 ha tenuto impegnati i tecnici di Autostrade per l’Italia in un profondo rifacimento della calotta di cemento: i lavoro sono terminati in questi giorni, con quasi due mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia e il prossimo 11 febbraio la galleria tornerà finalmente percorribile.

Questa mattina il sopralluogo dei sindaci della Valle Stura, Omar Missarelli, sindaco di Masone, Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione, Giovanni Oliveri, sindaco di Campoligure e Paolo Lantero, sindaco di Ovada: la notizia della fine lavori porta una boccata d’ossigeno per la vallata che da tanto tempo subisce tutte le criticità legate alla mobilità impossibile determinata dalla “congiuntura” di interventi urgenti su autostrade, ferrovie e strade statali.

L’intervento sulla Manfreida, per via delle sue modalità, è stato considerato come cantiere pilota per una stagione di adeguamento strutturale delle tantissime gallerie presenti sulla rete autostradale regionale e nazionale. I noti problemi di ammaloramento dei tunnel sono dovuti alla mancanza di impermeabilizzazione della calotta, divenuta obbligatoria solamente a partire dagli anni 80. “Abbiamo fresato tutta la struttura di cemento per una spessore variabile di 30 o 40 centimetri – ha spiegato Maurizio Mazzola, responsabile ammodernamento rete di Autostrade per l’Italia – successivamente abbiamo steso uno strato impermeabilizzante e sopra di esso una nuova calotta interna armata con cemento spritz ad alte prestazioni. In altre parole abbiamo costruito una galleria nella galleria mantenendo però gli stessi volumi originari”.

L’intervento chiude un lungo periodo di modifiche alla viabilità, modifiche che però potranno essere replicate per i prossimi interventi previsti relativi ad interventi della stessa tipologia per le gallerie Lagoscuro, Ciutti, Curli, Setteventi e Olimpia, lavorazioni che dovrebbero terminare entro il 2024, con qualche mese in più per la Poggio. “L’intento chiaramente è quello di trovare un equilibrio tra necessità cantieristiche, necessità di fruibilità della autostrada e esigenze dei territori – spiega Mazzola – Il tavolo tecnico con Regione Liguria serve a questo, ed è lì che vengono trovati i compromessi per portare avanti cantieri e viabilità”. Nei prossimi mesi, infatti, ci saranno nuovi stop ai grossi cantieri durante i ponti primaverili e poi durante il periodo estivo: “Una scelta fatta con gli enti preposti ma che chiaramente ha allungato e allungherà i tempi delle lavorazioni”.

La riapertura al traffico anticipata della galleria è stata resa possibile in primis dall’impegno di 70 persone Amplia – la società di costruzioni del Gruppo Autostrade per l’Italia – che ogni giorno hanno lavorato in doppio turno, per un totale di oltre 250.000 ore e un impegno di spesa di oltre 20 milioni di euro. “A velocizzare i tempi anche l’impiego del Road Zipper, il macchinario a tecnologia avanzata che ha permesso di modulare la configurazione della carreggiata Nord – quella non interessata dai lavori – passando da una a due corsie per senso di marcia in base ai flussi di traffico, e quindi di non sospendere mai il cantiere”.

“Sono anni di disagi pesanti per i cittadini, i lavoratori e gli studenti della Valle Stura – ha ricordato Katia Piccardo, sindaco di Rossiglione – quindi bene la fine di questo cantiere. Anni complessi anche per i territori: la partita della sicurezza non poteva essere rimandata, purtroppo abbiamo pagato in maniera molto pesante il fatto che le manutenzioni necessarie siano state infine fatte in un lasso di tempo molto ristretto. E’ stato molto complicato trasmettere questo alla cittadinanza che giustamente denuncia i disagi che oggi giorno deve affrontare”. “Per noi la priorità sono i cittadini che abitano i nostri comuni – ha ricordato Omar Missarelli, sindaco di Masone – dei turisti milanesi che passano di qua per andare in Riviera ci interessa poco. Vogliamo che lavori di questo genere vengono portati avanti con la massima urgenza per dare una prospettiva alle migliaia di persone che vivono e lavorano in Valle Stura e nell’Ovadese”.

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