Cartellone

Dal teatro in carcere all’impegno sui diritti, riparte la rassegna Voci dall’Arca: nel nome del maestro Sandro Baldacci

Il fondatore di Teatro Necessario, nella casa circondariale di Marassi, se n'è andato a novembre. Le pièce da lui ideate saranno messe in scena a maggio con gli attori detenuti della sezione di alta sicurezza

sandro baldacci

Genova. Riparte a gennaio con lo spettacolo musicale “Suoni nelle culture” la sesta rassegna Voci dall’Arca, realizzata dall’associazione culturale Teatro Necessario in collaborazione con la direzione del carcere di Marassi, il Comune di Genova e la Regione, il Teatro Nazionale e con il sostegno della fondazione Compagnia di San Paolo. La presentazione del cartellone questa mattina a palazzo Tursi.

Fino a maggio tanti spettacoli di teatro civile nel nome di Sandro Baldacci, regista, autore, maestro e fondatore di Teatro Necessario scomparso nel novembre 2023 lasciando un vuoto incolmabile. “E’ stato difficile ripartire senza di lui – dice Tullia Ardito, direttrice del carcere di Marassi – la sua morte ha profondamente ferito tutti i noi, i collaboratori dell’associazioni, gli stessi detenuti, gli studenti coinvolti nel progetto ma ancora di più c’è impegno per portare avanti il suo lavoro, e così sarà con due spettacoli all’interno della rassegna, Sette Minuti e La Parola ai Giurati, prodotti da Teatro Necessario e in scena a maggio”.

DOVE
La rassegna va in scena all’interno del teatro dell’Arca, nel carcere di Marassi, tranne lo spettacolo conclusivo che sarà portato anche sul palco del teatro Ivo Chiesa.

LA RASSEGNA

SABATO 27 GENNAIO 2024
EDMONDO ROMANO E LORIS LOMBARDO
SUONI NELLE CULTURE
Viaggio nella tradizione degli strumenti a fiato e percussione

SABATO 10 FEBBRAIO 2024
PRODUZIONE PERMAR, EMILIA ROMAGNA TEATRO ERT / TEATRO NAZIONALE
COME UNA SPECIE DI VERTIGINE

VENERDI 23 FEBBRAIO 2024
MAURO PESCIO
NON È LA STORIA DI UN EROE

SABATO 16 MARZO 2024
COLLETTIVO BALADAM B-SIDE
SURREALISMO CAPITALISTA

SABATO 23 MARZO 2024
CO-PRODUZIONE LA FILOSTOCCOLA E OFFICINE DELLA CULTURA
BREVE APOLOGIA DEL CAOS PER ECCESSO DI TESTOSTERONE PER LE STRADE DI MANHATTAN

SABATO 06 APRILE 2024
ASSOCIAZIONE CULTURALE NARRAMONDO
LA SFIDA
Narrazione epica del leggendario incontro di boxe tra Muhammed Ali e George Foreman

07 MAGGIO 2024 – 14-18 MAGGIO 2024
TEATRO NECESSARIO
SETTE MINUTI

27-31 MAGGIO 2024
TEATRO NECESSARIO
LA PAROLA AI GIURATI

“Con la presentazione di oggi all’interno della sede del Comune vogliamo ribadire il nostro pieno sostegno al progetto – dice Francesca Corso, assessore alle Pari opportunità del Comune di Genova – un modo per mettere in pratica davvero il concetto di riscatto sociale e di inclusione, è importantissima l’opportunità che i detenuti hanno di immergersi in un mondo totalmente diverso da quello a cui erano abituati e iniziare così a ricostruire il loro percorso di ritorno nella società”.

GLI SPETTACOLI DI TEATRO NECESSARIO

SETTE MINUTI
Progetto ideato da: Sandro Baldacci
Regia: Matteo Alfonso
Interpreti: gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi
Scene: Francesca Mazzarello
Costumi: Francesca Marsella
Musica: Mattia Baldacci
Luci: Clivio Cangemi, Massimiliano Gioia

Il lavoro e i diritti nella nostra società. Dopo i quattro spettacoli dedicati alle opere di William Shakespeare, la Compagnia degli Scatenati, volge la propria attenzione al teatro politico contemporaneo con un nuovo spettacolo liberamente ispirato a Sette Minuti di Stefano Massini. Il testo del drammaturgo fiorentino, unico italiano a vincere il prestigioso Tony Award, è costruito attorno a un fatto realmente accaduto in Francia. Gli operai di una fabbrica venduta a una multinazionale sono riuniti in consiglio. Accettare o meno una clausola dell’accordo che, a fronte del mantenimento di tutti i posti di lavoro, chiede di fare un passo indietro rispetto ai diritti acquisiti? L’accesa discussione metterà in evidenza la paura per il futuro e la rabbia di chi subisce situazioni di precarietà lavorativa.

LA PAROLA AI GIURATI
Progetto ideato da: Sandro Baldacci
Regia: Serena Andreani
Interpreti: gli attori detenuti della sezione di alta sicurezza della Casa Circondariale di Genova Marassi
Scene: Francesca Mazzarello
Costumi: Francesca Marsella
Musica: Mattia Baldacci
Luci: Clivio Cangemi, Massimiliano Gioia

“La parola ai giurati” che vede protagonisti dodici detenuti della sezione di Alta Sicurezza della Casa Circondariale di Genova Marassi, è un libero adattamento del soggetto originale “Twelve angry man” scritto da Reginald Rose nel 1954, dal quale fu anche tratto un celebre film diretto da Sidney
Lumet nel 1957. Lo spettacolo ha inizio nel momento in cui una giuria si ritira per deliberare su un caso di parricidio e ripercorre laspro confronto fra i giurati che, tutti fermamente convinti della colpevolezza dell’imputato tranne uno, cambiano via via la loro opinione rianalizzando nel dettaglio tutte le prove emerse in fase processuale, fino ad arrivare ad un verdetto finale unanime. Un’occasione per approfondire e riflettere sul concetto di giustizia e sulle sue modalità di applicazione, sui pregiudizi che possono condizionare l’obiettività e sulle conseguenze che tali pregiudizi possono avere sulle nostre vite.

L’Associazione Culturale Teatro Necessario, medaglia del Presidente della Repubblica Italiana
L’associazione Teatro Necessario, costituita su iniziativa di artisti, operatori culturali e insegnanti con lo scopo di utilizzare il teatro come strumento di integrazione e di riabilitazione socio-lavorativa rivolta ai detenuti, è attiva dal 2005 all’interno della Casa Circondariale di Genova-Marassi dove promuove, ogni anno, corsi di formazione nei mestieri dello spettacolo per persone detenute mediante la collaborazione con professionisti esterni.
Il 5 maggio 2006, sul palcoscenico del Teatro Gustavo Modena di Genova, debuttava il primo spettacolo intitolato Scatenati, spettacolo che diede poi il nome alla compagnia teatrale.
Innumerevoli sono stati, nel corso di questi anni, i percorsi artistici e formativi che hanno portato alla realizzazione di diciassette spettacoli teatrali rappresentati presso il Teatro della Corte Ivo Chiesa, il Teatro Eleonora Duse, il Teatro Gustavo Modena e il Teatro della Tosse di Genova, il Teatro Nuovo di Torino e il Festival di Borgio Verezzi.
Oltre quattrocentocinquanta sono stati i detenuti coinvolti in qualità di attori e di tecnici, circa ottantamila gli spettatori che hanno assistito alle rappresentazioni, decine gli studenti universitari che hanno effettuato tirocini e incentrato le loro tesi di laurea sul nostro lavoro e decine le scuole, di ogni ordine e grado, coinvolte anche in percorsi di alternanza scuola-lavoro.
L’intero progetto si è rivelato, oltre che uno straordinario strumento di integrazione e di riabilitazione socio-culturale e lavorativa per i detenuti che ne hanno preso parte, un’interessante fucina in grado di produrre manifestazioni di notevole valore sociale, artistico e culturale.

SANDRO BALDACCI NEL RICORDO DI MIRELLA CANNATA
Sandro Baldacci, un maestro, una vita per il Teatro, se ne è andato la mattina del 16 novembre lasciando in tutti noi un vuoto incolmabile.
Con lui abbiamo perso il nostro timoniere, il Direttore Artistico del Teatro dell’Arca, il regista e fondatore di Teatro Necessario. Un artista completo per la raffinatezza delle sue regie, la bellezza e la profondità dei suoi rac-conti, il rigore, la generosità e la passione che travolgeva tutti coloro che lavoravano con lui.

Una grande perdita non solo per il carcere ma per tutto il mondo del teatro e della cultura.
“La vita è un mistero. Conta cosa abbiamo fatto. Sandro ha lasciato le sue opere, indelebili, energia pura soprattutto in un ambiente così cupo e complesso come il carcere. Il suo coraggio è stato come un fiore che nasce dall’asfalto”.
Ora non ci resta che andare avanti, come lui avrebbe voluto, sul solco di quanto ha tracciato all’interno del Carcere di Marassi: oltre vent’anni di laboratori teatrali, con gli uomini detenuti, confluiti in 18 spettacoli ai quali hanno assistito, oltre al pubblico cittadino, decine di migliaia di studenti che attraverso la forza emotiva trasmessa dai suoi spettacoli, comprendevano testi anche complessi, appassionandosi al “Teatro”.

Con la rassegna “Voci dall’Arca”, giunta alla sua sesta edizione, ha dato voce al mondo sommerso e periferico del carcere; la sua visione e lungimiranza ha contribuito a trasformare un istituto di pena in istituto di cultura.
Sandro non è più fisicamente tra noi, prima o poi dovremmo farcene una ragione… ma per ora gli chiediamo di accompagnarci in questo nuovo e difficile percorso, regalandoci un po’ della sua forza e della sua magia.

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