Il processo

Ponte Morandi, in aula gli audio con gli ordini di Donferri: “In nessun documento devi parlare di manutenzione”

Terza udienza fiume per il coprogettista del retrofitting De Angelis. E altri due imputati cambiano idea e rinunciano all'interrogatorio in aula

Genova. “Tu devi scrivere questo: ‘è una evoluzione, aumenta la vita utile’…”. Così Michele Donferri, numero tre di Aspi ordinava al co-progettista Emanuele De Angelis cosa scrivere nella relazione per il progetto di retrofitting del ponte Morandi in una conversazione registrata in segreto dal coimputato Marco Vezil il 5 luglio 2017, circa un anno prima del crollo, e trovata sul suo telefono dalla guardia di finanza. Subito dopo Donferri aggiunge “Non dovrai mai in nessun documento parlare di manutenzione”.

Sono gli ordini impartiti da Donferri, conditi dagli ormai noti improperi distribuiti a pioggia, ad animare la terza udienza di fila in cui viene sottoposto a esame De Angelis.

La telefonata registrata colpisce per i toni verbali spesso violenti di Donferri che a ogni dubbio risponde con un’imprecazione o un insulto. “E’ importante, è come collocare, è come collegare questo intervento… è un intervento di manutenzione straordinaria…” prova a dire De Angelis. “Nooo! – urla Donferri – è un intervento che aumenta la vita utile. Così andiamo in CDA”. “Tu devi scrivere questo: “è una evoluzione, aumenta la vita utile”… aumentare la vita utile, se io… ti inventi pure una verniciatura” .

“Va benissimo, però…” prova a sollevare qualche dubbio De Angelis “Ma de che?…la verniciatura la devi stilare…quindi non dovrai mai in nessun documento parlare di manutenzione”. Poi ad altri dubbi e ricerche di conferme da parte di De Angelis Donferri, con i soliti toni replica “allora te stacco la testa”.”Vabbè, si si, va bene, va bene… va bene, volevo, volevo conferma, ma lo devo dire al RUP” (responsabile unico del progetto, ndr) . E Donferri chiosa: “Ma il RUP che cazzo me ne frega, manco lo ho nominato, il RUP fa quello che dico io…”.

Sono solo pochi minuti di una registrazione effettuata di nascosto, uno dei tanti documenti audio che raccontano come fosse Aspi e i sui vertici a comandare e a dire con modi neppure troppo velati come si dovevano fare le cose. Secondo la tesi della procura, la logica era quella del massimo profitto a scapito delle manutenzioni necessarie e identificare il retrofitting come intervento evolutivo avrebbe consentito ad Aspi di scaricare i costi dei lavori sulle tariffe.

L’esame di De Angelis si concluderà domani con il controesame della procura. Anche oggi il pm Walter Cotugno ha incalzato l’imputato che ha sempre detto di non sapere esattamente come sia stato calcolato il grado ammaloramento degli stralli del ponte al 20%, come ha scritto lo stesso De Angelis nella relazione sulla base delle prove riflettometriche. De Angelis ha sempre detto che quei dati gli erano stati forniti dal collega Ceneri, esperto in riflettometriche e di non avergliene mai chiesto conto, nemmeno dopo il crollo. E il pm oggi ha portato in aula un’intercettazione tra lui e Ceneri dopo il crollo del ponte in cui proprio i due spiegano come era stato fatto il calcolo. “Lei è a processo per questa ragione – gli ha detto il pm Perché non ci ha detto la verità?

Intanto altri due imputati di Spea sempre legati al progetto di retrofitting hanno cambiato idea rinunciando all’interrogatorio. Si tratta del progettista incaricato Massimiliano Giacobbi (diretto superiore di De Angelis) e di Lucio Ferretti Torricelli. Deciderà domani invece il terzo e ultimo fra gli imputati di Spea che aveva deciso di sottoporsi all’esame, vale a dire Maurizio Ceneri. Il suo avvocato si è riservato.

Il tribunale potrebbe poi prendere una piccola pausa per studiare gli elementi usciti da questi primi sei interrogatori e il processo potrebbe essere sospeso fino alla settimana successiva al ponte dei Santi.

Più informazioni
leggi anche
castellucci tribunale interrogatorio ponte morandi
Decisione
Ponte Morandi, Castellucci rinuncia all’esame: non si farà interrogare nel processo

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.