Le indagini

Festini con cocaina ed escort, Jessica Nikolic sentita per cinque ore in Procura: interrogatorio segretato

Era stata lei a chiedere di essere interrogata. Nei prossimi giorni il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana sarà sentito come persona informata sui fatti

Genova. E’ stata interrogata per cinque ore dal sostituto procuratore Arianna Ciavattini la trentunenne Jessica Nikolic, indagata nell’ambito dell’inchiesta sui festini a Genova con cocaina ed escort che ha portato in carcere l’architetto Alessandro Cristilli e Christian Rosolani.

Nikolic, accusata di sfruttamento della prostituzione e di estorsione, è arrivata in Procura alle 15.30 accompagnata dal suo avvocato Leonardo Nicotra e ne è uscita alle 20.30. All’uscita tuttavia né lei né il suo legale hanno rilasciato dichiarazioni: “Non possiamo dire nulla” ha detto l’avvocato Nicotra. E dalla Procura è arrivata la conferma: l’interrogatorio è stato segretato.

E’ stata la stessa Nikolic a chiedere di essere sentita e due giorni fa aveva scritto sui social che “la verità” sarebbe uscita “solo dalla mia bocca”. Dopo gli arresti, nelle carte dell’ordinanza di custodia cautelare per Cristilli e Rosolani, erano emersi il nome del vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana e quello del notaio Piero Biglia di Saronno che non sono indagati ma che, secondo l’accusa, avrebbero partecipato a una festa a casa di Cristilli.

Il primo ha detto di non avere mai partecipato alle cene né di avere assunto droga e nei giorni scorsi ha chiesto alla procura di essere sentito: lo farà il procuratore capo Nicola Piacente. Il notaio ha invece depositato una memoria in cui ha spiegato la sua versione dei fatti. “Con Cristilli e un professionista comune amico dovevamo, da tempo, discutere alcuni problemi importanti, uno dei quali connesso ad una direzione di lavori che intendevo affidargli e che nei mesi successivi gli ho affidato, ma non riuscivamo ad incontrarci a causa dei numerosi impegni di ciascuno; Cristilli mi propose di vederci una sera a casa sua: lui avrebbe messo a disposizione la casa ed io avrei dovuto pagare il sushi ed i beveraggi. Acconsentii e venne fissata la sera del primo marzo. Quella sera non c’era Piana con me“.

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