Progetto hero

All’Università di Genova un cortometraggio e una ricerca per parlare della realtà dei Rom

Focus sui due maggiori insediamenti in città: Bolzaneto, tuttora abitato da 150 persone, e via Adamoli, smantellato nel 2015

Generico ottobre 2023

Genova. Oggi 30 ottobre dalle 16 alle 18,30 il progetto HERO fa tappa a Genova. Il cortometraggio contro l’antiziganismo e la ricerca sulla situazione abitativa e sociale dei Rom saranno gli spunti protagonisti dell’evento organizzato con l’Università.

Ci sarà un focus sui due maggiori insediamenti in città: Bolzaneto e Via Adamoli. Nel campo di via Bolzaneto, a nord-ovest della città, vivono da metà degli anni Ottanta, almeno 150 persone.
L’etnia più rappresentata è quella dei sinti piemontesi. Per 8 anni caravan e roulotte sono rimaste lì senza autorizzazioni. Poi dal 1988 è nato l’insediamento ufficiale. Nel corso degli anni, il campo di Bolzaneto ha subito diverse modifiche ed è stato oggetto di svariati tentativi di sgombero da parte delle autorità cittadine.

Fino al 2015 è esistito a Genova anche un secondo grande campo, in via Adamoli, nella zona di Molassana, poi sgomberato dalle autorità locali. Nel campo vivevano prevalentemente famiglie rom bosniache, giunte in città durante gli anni Novanta, nel periodo corrispondente alla dissoluzione dell’Ex-Jugoslavia. In questo insediamento si stima vivessero circa 150/200 persone. In seguito allo sgombero del 2015, grazie all’intervento della Comunità di Sant’Egidio, molti nuclei familiari provenienti da quell’area sono stati ricollocati in alloggi pubblici.

Secondo la ricerca condotta dall’Università di Padova per conto di Liberitutti Cooperativa Sociale di Torino, capofila del progetto europeo Hero “delle comunità rom e sinti presenti in città, quelle ricollocate in seguito allo smantellamento del campo di via Adamoli, risultano essere le più inserite e riconosciute, anche a livello istituzionale”

Inoltre, Genova ospita altri insediamenti informali, spesso di tipo mobile e temporaneo, di rom romeni, provenienti prevalentemente dal territorio di Făgăraș, nella regione della Transilvania.

Sono alcuni dei passaggi della ricerca a cura dei docenti dell’Università di Padova Vincenzo Romania e Tommaso Bertazzo che sarà presentata nella sede del Dipartimento di Scienze della Formazione in Corso Podestà 2.

La presentazione, organizzata in collaborazione con UniGe è un’altra tappa itinerante della campagna di sensibilizzazione contro l’antiziganismo del progetto europeo HERO (Housing and Employment for ROma people) che ha come capofila Liberitutti Cooperativa Sociale di Torino.

Coinvolge l’Italia, la Germania e l’Ungheria e promuove l’integrazione delle minoranze Rom combattendo l’antiziganismo e la discriminazione nell’accesso alla scuola, al lavoro e all’alloggio. La campagna di sensibilizzazione, ha preso il via in occasione della giornata internazionale dei Rom, l’8 aprile scorso. L’obiettivo è quello di far riflettere, ai vari livelli, sulla mancata integrazione, sugli stereotipi e la sfiducia verso le comunità rom.

La ricerca dell’Università di Padova restituisce una preziosa mappatura delle popolazioni rom e sinti in Italia, il lavoro fatto sul campo da amministrazioni pubbliche e del privato a Torino, Genova, Padova, Dortmund e Budapest e l’analisi comparativa delle politiche sociali nei tre Paesi partner: Italia, Germania e Ungheria. Sono state analizzate le diverse forme che la segregazione sociale, abitativa ed economica dei Rom e Sinti assume nei contesti studiati.

Sono stati censiti i gruppi rom ed elencati tutti i diversi sottogruppi che formano la galassia romanì in Italia. Infine, la mappatura è stata estesa ai gruppi Rom e Sinti presenti nei tre Paesi, integrando le statistiche esistenti con interviste a informatori chiave e decisori locali.

Marco Buemi, project Manager di Hero insieme a Domenica Moscato aggiunge che “in questi due ultimi anni, nella città d Genova, grazie al lavoro di Arci Liguria, si è iniziato un percorso di advocacy con attori locali per aprire un dialogo sulla discriminazione abitativa e lavorativa dei Rom”. “Parallelamente – racconta Buemi – gli operatori sociali sono stati impegnati in un percorso di orientamento al lavoro destinato ai giovani Rom, che fornirà gli strumenti di base per migliorare la loro occupabilità”.

IL CORTOMETRAGGIO HERO
“Come nel mito di Sisifo, figlio di Eolo, re dei venti, i Rom sembrano essere condannati a sospingere, senza sosta, il grosso macigno dei pregiudizi e degli stereotipi fino alla sommità di un monte”. E’ questo – secondo gli ideatori – lo sguardo ancora così diffuso, atavico e persistente da smontare. Rom e sinti sono una galassia di 22 minoranze in Italia. “Il popolo dei campi”, “il popolo delle discariche”, “gli zingari” (spesso, così son o definiti) ad ogni latitudine mantiene un comune denominatore: il peso dei pregiudizi. Qui si può scaricare il corto.

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