Genova. Una danza aerea nel cielo sopra Genova, come ogni anno sono arrivate e come ogni hanno sono passate, creando un’atmosfera sospesa in grado di fermare il tempo e i pensieri.
Un enorme stormo di gru è transitato nelle ultime ore cogliendo di sorpresa chi l’ha adocchiato per caso e riempendo di soddisfazione chi lo aspettava da tempo, i tanti appassionati di birdwatching.
Tra loro Maria Cristina Granai, che sul suo canale youtube Cridart ha pubblicato un video che è una poesia in immagini.
Non è uno spettacolo inedito, quello andato in scena. Ad ogni tardo inverno, solitamente tra febbraio e marzo, sulla Liguria volano centinaia, se non migliaia di gru. Sono dirette a nord, guidate dall’istinto e dalla loro abitudine alla migrazione.
La zona in cui è più facile vederle è la Liguria occidentale, soprattutto tra il Monte Beigua e il passo del Turchino, ma non è raro avvistarle anche dal pieno centro città. Maria Cristina Granai, ad esempio, le ha attese tutto il pomeriggio sulle alture “senza averne vista neanche una – racconta – rientro e dal balcone di casa si presenta questo spettacolo!”.
La gru (grus grus) è un uccello trampoliere, come la cicogna e l’airone. Ha un’apertura alare che supera i due metri. E’ un animale che vive in gruppi, tranne durante la nidificazione. Il suo è un volo maestoso, con battute d’ala sono alternate a lunghe planate e il collo e le zampe visibilmente protesi.
La rotta delle gru parte dalla Spagna centrale e dalla Provenza, dove “svernano”, e si spinge all’area del Baltico. Quando questi uccelli entrano in Liguria lo fanno sempre da sudovest, poi approfittando delle correnti si dirigono verso Genova e poi risalgono le valli perpendicolari alla costa, la Val Bisagno, quella dello Stura e il Turchino. Per questo i birdwatchers sanno perfettamente dove darsi appuntamento.