Genova. Non ce l’ha fatta Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni che domenica era stata ricoverata all’ospedale San Martino dove era stata sottoposta a due interventi per via di una trombosi cerebrale. La giovane, che non si era mai risvegliata dall’operazione, era arrivata al policlinico una decina di giorni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca.
A darne l’annuncio, la sindaca di Sestri Levante Valentina Ghio, stringendosi attorno alla famiglia insieme all’amministrazione comunale e tutta la città e decidendo di annullare per lutto l’inaugurazione e tutti gli appuntamenti del Festival Andersen previsti per oggi.
Camilla era una dei tanti ragazzi che avevano aderito all’open day della Regione per assumere da volontari il farmaco a vettore virale, consigliato da Ema e Aifa per gli over60 ma non vietato ad altre fasce di età. La 18enne, residente a Sestri Levante, era stata vaccinata a Chiavari. Due giorni prima del ricovero si era presentata con mal di testa e fastidi alla vista al San Martino dove era stata sottoposta ad alcune analisi ma con esito negativo. I medici l’avevano rimandata a casa.
Due giorni dopo aveva iniziato ad accusare problemi motori e ancora forte mal di testa. Tornata in ospedale, attraverso la Tac, le era stata diagnosticata una trombosi cerebrale. Per capire se sarebbe stato possibile un trattamento diverso è stata aperta un’inchiesta della procura di Genova che adesso indaga per omicidio colposo dopo aver aperto inizialmente un fascicolo senza ipotesi di reato seguito dal pubblico ministero Stefano Puppo con l’aggiunto Francesco Pinto, che coordina il pool salute e lavoro. I magistrati si sono fatti consegnare tutta la documentazione su anamnesi e iter vaccinale.
La notizia che la situazione di salute della paziente stava ormai precipitando, dopo tre giorni di coma e di condizioni stabili nella loro gravità, era circolata già nel pomeriggio ma la direzione del policlinico, anche per rispetto dei confronti della famiglia, straziata dal dolore, aveva deciso di non aggiornare il bollettino medico e di non dare informazioni fino a che non fosse stata accertata la morte cerebrale della ragazza.
Questa è la seconda morte, in Liguria, legata alla somministrazione di Astrazeneca: ad aprile era deceduta Francesca Tuscano, 32enne genovese, anche lei con un un quadro “trombotico ed emorragico cerebrale”. Anche su quell’episodio tragico è stata aperta un’inchiesta.
Nei giorni scorsi si è verificato un altro caso grave: una donna di 34 anni residente ad Alassio è stata ricoverata con piastrine basse e poi sottoposta a fibrinolisi per alcuni trombi addominali effettivamente riscontrati. Anche lei era stata vaccinata, il 27 maggio, con Astrazeneca nell’ambito dell’open day.
Una situazione che ha portato alla decisione di Alisa di sospendere in via cautelativa, fino a nuova indicazione, la somministrazione del lotto ABX1506 del vaccino AstraZeneca.
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