L'accusa

“Aster affida appalto a privati, che affidano ad Aster”: sindacato denuncia il ‘gioco dell’oca degli appalti’

Secondo i rappresentanti dei lavoratori l'azienda dovrebbe assumere nuovo personale per questo lavoro

Genova. Il servizio per la sostituzione e la manutenzione della illuminazione pubblica sarebbe finito in un “gioco dell’oca” tra pubblico e privato, con affidamenti incrociati e al “ribasso”. Questa la denuncia del sindacato di base dei lavoratori di Aster, che in una corposa nota stampa descrivono l’operazione in corso e i suoi possibili rischi.

“Genova sceglie di passare all’illuminazione pubblica a led per risparmiare energia e denaro. Decide di non affidare i lavori ad As.te.r, ma di privatizzare il servizio – scrivono – L’azienda affidataria è la vicentina City Green Light, primo operatore italiano del settore (Gemmo, secondo gruppo elettrico italiano dopo ENEL, le ha affidato il ramo d’azienda pubblica illuminazione) gestisce 5 sedi, 400.000 punti luce e mezzo miliardo di euro di commesse l’anno con un’ottantina di dipendenti. Il Comune incappa nel ricorso intentatogli da IREN Rinnovabili, cioè una società della holding di cui è azionista di controllo, esclude anch’essa e sceglie un’azienda selezionata da Consip, la centrale unica degli appalti per la pubblica amministrazione”.

Ma arriviamo a questi giorni: “Dal 1° agosto tutta l’illuminazione pubblica della nostra città sarà nelle sue mani – continua la nota stampa – Sostituzione di 47500 punti luce con un investimento di 23 mln di euro da parte del Comune ed una concessione della gestione per13 anni. CGL però affida il 10% dei circa 70.000 punti luce presenti a Genova alla stessa As.ter ed immaginiamo quali saranno: le solite crose e scalinate”.

Ma non solo: secondo quanto riportato dai rappresentanti dei lavoratori: “CGL non trova ditte liguri disponibili a svolgere i lavori in subappalto per 5 euro a punto luce (si tenga presente che ogni operazione di sostituzione richiede l’utilizzo di un cestello elevatore e di tutta una serie di verifiche).Perciò CGL si rivolge a una società pugliese che recluterà personale. Con quali contratti e a quali condizioni?”

Una operazione che suscita molti dubbi al sindacato: “La pandemia covid 19 dovrebbe aver chiarito che l’unico modo per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini è rafforzare il “Servizio Pubblico. Abbiamo visto la Sanità Pubblica che peso ha dovuto sopportare dopo decenni di tagli e di risorse date ai privati. Stiamo tutti vivendo sulla nostra pelle la disastrosa privatizzazione delle autostrade e non dimentichamoci dei morti del Ponte Morandi. Cosa succederà dell’illuminazione pubblica di Genova nel caso in un futuro che speriamo remoto ci fosse un altro lockdown?”.

“I lavoratori di Aster addetti agli impianti hanno garantito con grande impegno,in tutti questi tragici mesi, la continuità del servizio senza nessuna interruzione, sfidando anche il contagio- sottolinea il comunicato stampa – Con la dirigenza di Aster che è stata perlomeno superficiale in molti casi nella gestione dell’emergenza sanitaria e con DPI insufficenti per molti mesi. I lavoratori addetti agli impianti vengono premiati con un pesante taglio salariale e con l’obbligo per alcuni a cambiare attività, buttando a mare la grande professionalità e conoscenza acquisita in molti anni di lavoro. Ora è toccato agli impianti di illuminazione,domani possono essere tutti gli altri servizi. Possibile che la RSU accetti questa scelta gravissima senza intervenire in cambio di alcune assunzioni e qualche passaggio di livello? USB Liguria chiede di sospendere la privatizzazione,di assumere direttamente il personale che serve ed investire il necessario affinché non sia svenduto un servizio “indifferibile” per la città”.

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