Fatti a mano

MrTree, gli sci con l’albero “dentro e fuori” sono Made in Genova fotogallery

Prendono forma in un laboratorio a Struppa. Ideatori tre giovani amici e appassionati: “Vogliamo creare un movimento per chi ama la montagna”

MrTree Skis

Genova. In queste prime ore di pioggia autunnale c’è chi guarda dalla finestra provando un’insostenibile nostalgia d’estate. C’è invece chi invece guarda fuori e si appaga al pensiero che l’inverno si sta avvicinando e con esso la stagione della neve. La stagione dello sci. E’ anche probabile che in queste stesse ore di pioggia un gruppo di amici sulla trentina sia chiuso in un laboratorio ricavato in un locale nella zona di Struppa, in Val Bisagno. Si lavora, come se non fosse mai domenica, alla costruzione di alcune paia di sci.

Questa storia di chiama MrTree Skis. E’ fatta di legno, innanzitutto. Pioppo, paulonia ma anche ulivo e palissandro. E’ fatta di Titanal, fibra di carbonio, di vetro e altri materiali molto apprezzati da chi vuole solidità, leggerezza e sicurezza. E’ una storia di artigianato e di amicizia e se siete appassionati di scialpinismo o di free-ride vi piacerà.

MrTree è una micro-fabbrica di sci a Genova. Giampaolo Drago, 31 anni, quando non è al bancone di una farmacia, è dietro alla pressa o alla sagomatrice. “Faccio sci dal 2013, tra un tentativo e l’altro – racconta – sono arrivato al 58esimo paio. Dai primi sci, per cui ero felice se non si disfacevano alla fine di un’uscita, agli ultimi prodotti, posso dire che siamo cresciuti già molto, i nostri sono sci solidi, non troppo difficili da usare, e apprezzati anche da chi scia, diciamo, seriamente”.

MrTree Skis

Giampaolo Drago (“sporcarsi e sapere usare le mani è una tradizione di famiglia”) ha tirato dentro questa passione piuttosto insolita per chi vive in una città sul mare Enrico Parodi, 33 anni e Igor Leoncini. Enrico, che di mestiere fa il broker marittimo, dà una mano in laboratorio. Igor è il grafico del gruppo (ma anche lui di solito si occupa di altro, risonanze magnetiche e via dicendo). E poi, a fianco di MrTree Skis, un manipolo di aficionados, guide alpine che aiutano il gruppo nella ricerca e nello sviluppo. Sono Stefano Balbo e Luigi Galgliardi (Alpwork).

A sua volta, Giampaolo Drago è stato iniziato al mestiere da altre due guide alpine piuttosto note, Luca Rolli e Federico Camangi. “Sciavo a Courmayeur ed era il periodo dell’università – racconta – avevo più tempo libero e decisi di lanciarmi in questa attività, ho realizzato che con la giusta perseveranza potevamo combinare qualcosa”. Il fondatore di MrTree ha seguito corsi professionistici per specializzarsi ulteriormente, ha studiato nivologia, ha iniziato a tenere rapporti con fornitori di materiali che lavorano con aziende produttrici anche molto note e che, diversamente da MrTree, hanno una filiera non così corta e trasparente. “Per noi è importante fabbricare, assemblare e affinare i nostri sci qui, in Italia, a Genova – raccontano Enrico Parodi e Giampaolo Drago – altri brand scrivono “made in Europa” mentre gran parte del processo è fatto altrove”.

Made in Struppa. Potrebbe fare quasi sorridere, tuttavia è proprio la filosofia iper-local il valore aggiunto degli sci MrTree. Che costano meno di quanto si potrebbe immaginare, soprattutto tenendo conto che sono ideati e realizzati su misura del cliente. Anzi, insieme al cliente. “Per ora ci interessa vendere sci a persone con cui condividiamo qualcosa – raccontano da MrTree Skis – ed è importante che gli sci che facciamo siano poi effettivamente utilizzati”.

MrTree Skis

Sul profilo Instagram di Mrtree Skis si vedono aste caratterizzate da venature in legno uniche e da grafiche dallo stile già riconoscibile. Ma oltre alle foto “vetrina” degli sci, appoggiati alla saracinesca del laboratorio freschi di verniciatura, ce ne sono tante altre con gli sci ai piedi di chi li usa, o piantati nella neve tra una “pellata” e l’altra. Le montagne che fanno da sfondo? Le Alpi Marittime, ma anche la Valle D’Aosta o le vette incredibili di un viaggio effettuato dal gruppo MrTree al completo in Mongolia. “Abbiamo dormito in una yurta, utilizzato mappe russe degli anni Settanta, sciato vette probabilmente mai sciate prima”, raccontano Enrico e Giampaolo che per il prossimo inverno hanno deciso di puntare sul Montenegro, Balcani.

Un movimento. Ci sono altri obbiettivi, però, oltre ad accumulare dislivelli e a sfornare Bokadari (la linea di punta del “Signor Albero”). Intanto la costruzione e messa on line di un sito internet che racconti MrTree. Poi la possibilità di ampliare il discorso “custom” all’organizzazione di veri e propri workshop dove i clienti possano pensare ma anche in parte realizzare i propri sci. “Vorremmo che si creasse una sorta di movimento – afferma Giampaolo Drago – vorremmo riunire una comunità che già esiste a Genova, e che vive la montagna in un certo modo, e vorremmo coinvolgerla su piani diversi, dalla costruzione degli sci a, magari, l’organizzazione di momenti di festa in rifugio, e ad altro ancora”.

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