Genova. L’obbiettivo è quello di arrivare entro la fine della giornata – a quattro mesi esatti dal crollo di ponte Morandi – con il decreto di affidamento dei lavori di demolizione del viadotto pronto e pubblicato sul sito della struttura commissariale. Il sindaco di Genova Marco Bucci, commissario straordinario per la ricostruzione, è “confident” – come spesso afferma per dire “fiducioso” – di potercela fare. Così come spera di poter dare un avvio, ancorché simbolico, ai cantieri, nella giornata di sabato 15 dicembre.
Sono proseguiti per tutta la giornata di ieri gli incontri con aziende coinvolte e interessate sia nella ricostruzione sia nella demolizione, fra palazzo Tursi e il Matitone. I colloqui relativi alla difficile fase di negoziazione non hanno avuto sosta, mentre al mattino si è svolta una conferenza dei servizi sul progetto di demolizione.
Il sindaco-commissario potrebbe aver bisogno ancora di qualche ora per arrivare a quello che vorrebbe fosse il risultato. Il coinvolgimento del maggior numero di aziende possibili, tra cui molte del territorio, almeno per quanto riguarda la demolizione. Rispetto alle indiscrezioni degli ultimi giorni, intanto, tornano a salire le quotazioni della cordata Salini Impregilo, che sembrava messa in ombra dalla qualità del progetto di Cimolai, perché il colosso dell’edilizia che si presenta con l’azienda “di stato” Fincantieri, potrebbe aver presentato una soluzione anche per lo smantellamento del ponte, autonoma o in collaborazione con alcune delle 10, 11 aziende che hanno partecipato all’indagine di mercato.
Tutto alla vigilia del 14 dicembre, al quarto mese senza il viadotto sul Polcevera. Alle 11e36, come ogni 14 di ogni mese da agosto a oggi, a Certosa, sotto al ponte di ferro ai margini della zona rossa, si svolgerà una cerimonia di commemorazione delle 43 vittime del disastro.