Liguria. “Il recepimento del Decreto del Fare sulle distanze dalle costruzioni, l’estensione del limite temporale della legge all’approvazione della stessa, quindi dal 2001 al 2014, la possibilità di recuperare i sottotetti oltre la soglia del 20% del volume come nuova costruzione senza indice, sono le novità sicuramente qualificanti e positive di questa legge”. Così dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Marco Melgrati e Roberto Bagnasco membri della commissione che questa mattina hanno partecipato ai lavori.
“Le premesse non erano positive – raccontano – infatti il testo originario della modifica della Legge 24, predisposto dalla Giunta, da noi ferocemente contestato risultava troppo appiattito nei confronti dell’orientamento del Tar della Liguria, orientamento peraltro non ancora confermato da nessuna sentenza di rango superiore. Sicuramente il Decreto del Fare e i nuovi orientamenti giurisprudenziali anche del Tar della Liguria hanno determinato un’inversione di tendenza che ha portato a questo testo di legge, teso a fare chiarezza e ad eliminare, per quanto possibile, i contenziosi legali”.
“Grande contributo – continuano i due esponenti – è stato dato dalle audizioni dei tecnici del settore in particolare dagli avvocati amministrativisti, che con interessanti proposte hanno contribuito a emendare e migliorare questa legge. E’ stato approvato l’emendamento del Gruppo di Forza Italia che prevede l’abbassamento del limite per il recupero dei sottotetti da mt. 1,50 a mt. 1,40″.
Rimane aperto il nodo sulla impossibilità di applicare la legge dei sottotetti e la contemporanea demolizione e ricostruzione di fabbricati: “Per assurdo i cittadini saranno costretti, per riqualificare un’abitazione, a presentare un progetto per il recupero del sottotetto, farselo approvare e poi presentare variante per demolizione e ricostruzione. Interessante la modifica che assegna alla monetizzazione del parcheggio una superficie pari a 12,50 mq. Porteremo questo argomento e questo emendamento in Consiglio regionale cercando di fare approvare dall’assemblea questa norma di buon senso”.
“Ci siamo riservati di modificare il voto di astensione in voto favorevole in Consiglio se questi emendamenti in seguito alla discussione in Aula saranno approvati”, concludono Melgrati e Bagnasco.