Rapporto qualità dell’ambiente urbano: i numeri e i dati di Genova

panorama genova

Roma. E’ stato presentato oggi a Roma il Rapporto qualità dell’ambiente urbano da cui è emerso che migliora la risposta delle città italiane ai problemi ambientali ma servono ancora passi avanti sui siti contaminati e per quanto riguarda il consumo del suolo.

La relazione Stato ambiente ligure verrà presentata a Genova il 5 dicembre.

Dall’incontro di oggi è emerso che a Genova risultano conformi 7 degli 8 impianti di depurazione considerati, con la sola eccezione di Quinto. I dati si riferiscono però al 2009; i lavori che hanno interessato successivamente il depuratore genovese sono serviti a sanare tale criticità.

Per quanto riguarda il valore medio dell’acqua consumata per uso domestico Genova conferma il trend di diminuzione, passando da 85,9 metri cubi a 63,6 (-26%); l’ultima razionalizzazione risale all’estate del 2003 mentre per la situazione riguardante le aree contaminata sul territorio dei capoluoghi censiti, Genova conta un solo sito, quello della Stoppani.

Parlando di infrastrutture verdi, come parchi, giardini e aree naturali protette a Genova l’estensione del verde pubblico è passata dal 10,1% al 10,3% del totale del territorio pubblico comunale.

In Liguria non sono presenti fenomeni di sprofondamento o formazione di voragini connesse a particolari condizioni geologiche; tuttavia, eventi e fenomeni localizzati di modesta entità non possono essere esclusi. Ad esempio nell’area urbana genovese, nel corso dell’alluvione del 4 novembre 2011, si sono realizzati alcuni sprofondamenti dei piani stradali, dovuti alla sovrappressione di rii tombinati e a fenomeni di fluidificazione e sifonamento dei terreni di riporto.

La mobilità è un importante fattore di pressione per la qualità dell’aria, che vede note dolenti specie nel Nord Italia e per il PM10, con le città del bacino padano che hanno registrato frequenti superamenti del valore limite giornaliero. La Liguria rappresenta un’eccezione in questo contesto, con dati abbondantemente inferiori ai limiti previsti dalla normativa sul supero annuale di PM10.

Infine, il Rapporto di quest’anno ha dedicato un Focus specifico a porti, aeroporti e interporti, per valutare anche in questo caso criticità e opportunità di minimizzazione degli impatti ambientali e degli effetti sulla salute, attraverso strumenti di valutazione tecnica, piani di gestione, misure di miglioramento e di contenimento.

Genova è il principale scalo container con quasi 18 milioni di tonnellate, e oltre 3 milioni di passeggeri, che hanno visto nel 2010 un aumento di croceristi del +28%: anche per tale motivo, visto il grande flusso di navi che vi transitano (commerciali, passeggeri, riparazioni), si è sviluppato un progetto che prevede l’elettrificazione delle banchine, iniziando da quelle dedicate alle riparazioni e alla cantieristica in generale, per la riduzione delle immissioni di inquinanti in atmosfera con conseguente miglioramento della qualità dell’aria in porto e nella città.

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