Economia

Liguria, report abitativo: servono dieci anni di stipendio per comprare casa

Regione. In Liguria l’accesso alla casa è uno dei problemi più sentiti, in parte perché la regione detiene il record delle case più care d’Italia, e in parte perché i redditi sono inferiori alla media. Una congiuntura sfavorevole che porta a un’oggettiva difficoltà nell’accesso alla proprietà, per la quale in Liguria sono necessari quasi dieci anni di stipendio, contro i circa sei della media italiana. Soprattutto per la fascia di reddito tra i 10 mila e i 15 mila euro annui, per cui secondo secondo lo studio dell’Osservatorio sui dati Assimil, non esiste mercato.

“La Regione Liguria è impegnata a dare risposte adeguate anche a questo segmento di cittadini – ha spiegato l’assessore alle politiche abitative della Regione Liguria, Giovanni Boitano – Giovedì il report dell’Osservatorio Regionale del sistema abitativo, organismo per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione dei dati sulle condizioni abitative e sulle attività del comparto edilizio, metterà in luce dove si riscontra la maggiore necessità di alloggi, soprattutto di carattere popolare. Il report ha evidenziato in particolare i centri costieri, dove i prezzi e gli affitti sono molto alti, e la fascia intermedia, dove si sta spostando una fetta notevole di popolazione soprattutto giovane”.

Dal primo rapporto emerge una situazione di criticità sul territorio a “tre velocità”: i Comuni della costa non hanno più spazi disponibili, hanno un aumento della popolazione in età avanzata e un mercato immobiliare alto, dovuto anche al fenomeno della seconda casa (punte del 70% in alcuni centri della Riviera). I Comuni della fascia intermedia rappresentano invece il motore sociale e demografico dove si insediano le famiglie di nuova formazione. Mentre nell’entroterra si manifestano situazioni di spopolamento, e quindi il fenomeno delle case vuote. “Dobbiamo fare sinergia fra enti pubblici e mondo privato – ha sottolineato Boitano – con alloggi Erp e alloggi a canone moderato, così anche le famiglie di reddito medio potranno avere accesso alle case”.

Quanto al problema degli spazi, l’assessore ha assicurato che la Regione, su sua proposta, cercherà di recuperare l’esistente: “Con uno stanziamento di 4 milioni e 500 mila euro, la Regione consegnerà più di un migliaio di case a chi ne ha bisogno, recuperando tutti gli sfitti pubblici sparsi su tutto il territorio ligure”.
L’ultimo dato riguarda un’altra criticità: se è difficile accedere al mercato della locazione, altrettanto arduo è mantenere la casa. Le famiglie morose sono circa il 14% con punte fino al 22% nel caso dei redditi più bassi, un valore che ha fatto aumentare gli sfratti di circa il 20% negli ultimi due anni, mentre la morosità è passata dal 26% nel 2000 all’85% nel 2010. In Liguria si registra una richiesta di sostegno pubblico all’abitare da 3 nuclei familiari su 100, con trend in aumento, con un fabbisogno regionale di oltre 25 mila unità immobiliari.

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