Genova (Molassana). “Carlo? Lo conoscevamo bene, veniva tutti i giorni a giocare a carte con noi. Era una brava persona, un galantuomo, molto a modo. Sabato, il giorno prima della tragedia abbiamo fatto una partita a ramino tutti assieme. Impossibile credere a quello che ha fatto. Un raptus di follia, non può essere altro”.
Così commentano gli abituè dell’associazione mutuo soccorso La Concordia, che ha la sua sede proprio davanti alla chiesa di San Gottardo, dove questa mattina si sono svolti i funerali di Loreto e Angelo Cavaretta, i due fratelli freddati in via Piacenza da Carlo Trabona domenica scorsa.
“Mi ha chiamato, – afferma un amico, compagno di squadra nella partita a ramino – perchè mancava un giocatore per la partita. Io non ne avevo molta voglia, poi però mi sono fermato e abbiamo pure vinto!”.
Alcuni raccontano di averlo visto poco prima delle dieci del mattino, ancora una partita a carte, quindi via verso casa. “Pareva normale, non ci aspettavamo che potesse ammazzare tre persone. Quando abbiamo saputo che era stato lui siamo rimasti senza parole”.
Elisa Zanolli – Alberto Maria Vedova