Genova. Inaugura giovedì 8 novembre (ore 20.30) alla Chiesa Inferiore di San Giovanni di Prè (piazza della Commenda) la settima edizione di Electropark, festival internazionale di musica elettronica e sperimentazione artistica in scena fino al 10 novembre nel quartiere di Prè. A inaugurare sono i Phurpa, formazione russa guidata da Alexey Tegin, veterano della scena alternativa moscovita. I posti sono limitati.
Voci e strumenti arcaici tibetani porteranno il pubblico, sdraiato all’interno della chiesa, a fruire di una vera e propria esperienza di rito sciamanico. Gli spettatori verranno iniziati alla performance con una degustazione esotica di liquori infusi in tisane, accompagnata da un’accurata selezione di cioccolato. I Phurpa fanno un largo uso di voci mantra dette Gyer, canti di gola tantrici, e di una strumentazione tipicamente arcaica dotata di Dung-chen, strumento a fiato in bronzo lungo qualche metro da usare in coppia, di tamburo doppio Nga, di pugnali rituali benefici in legno e metallo, e di Kanling, un piffero ottenuto da una tibia. Il tutto è accompagnato dall’assunzione, durante la preghiera, di pozioni naturali e incensi di ginepro.
Durante Electropark, in scena concerti dal vivo, dj-set, approfondimenti ed esperienze: «Electropark si sviluppa – racconta Alessandro Mazzone di Forevergreen.fm, direttore generale del festival – nel quartiere di Prè, anticamente uno dei sestieri a ridosso del porto in cui era suddivisa la città, oggi terreno, spesso dimenticato, di culture diverse e strade da riscoprire». Dopo l’anteprima del 13 e 14 ottobre, andata in scena durante i Rolli Days a Palazzo Reale e nella Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Electropark prosegue in altri luoghi di rilevanza storica e culturale, come il Museoteatro della Commenda, la Chiesa Inferiore di San Giovanni, il Mercato Ittico dei pescatori della Darsena e i Truogoli di Santa Brigida. «Un festival di musica elettronica e sperimentazione artistica a livello internazionale, che si svolge tra gli edifici storici del quartiere di Prè mettendo in relazione l’offerta culturale con il nostro patrimonio artistico – spiega l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso – Un esempio di rigenerazione urbana, che dialoga con la cultura, dispiegandosi in un viaggio tra il contemporaneo e il classico».
Ecco il programma della manifestazione a questo link.