Sestri Ponente. Sono ormai più di 2.600 gli iscritti al gruppo Facebook “Salviamo l’ospedale Padre A. Micone di Sestri Ponente” e le adesioni continuano senza sosta. Un successo impressionante per uno spazio creato appena due giorni fa. Indice, soprattutto, dell’allarme suscitato dai primi accorpamenti iniziati subito dopo Ferragosto.
Dopo il declassamento del pronto soccorso a punto di primo intervento, anno 2013, questa volta è toccato al reparto di Neurologia, chiuso e trasferito all’ospedale Villa Scassi. Ma la paura è che i piani della Asl 3 Genovese comportino anche il sacrificio di Otorino e il ridimensionamento dell’ex pronto soccorso, che potrebbe chiudere dopo le 20.
Su Facebook in queste ore si parla di raccolta firme, di richieste di incontro con la Regione e la Asl, di mobilitazioni per fermare i tagli al Padre Antero. Il tutto accompagnato dalle testimonianze: “Qui hanno salvato la vita a mio marito, non si può chiudere un ospedale”.