Cronaca

Genova, controlli a tappeto sulle strutture ricettive: evasori totali, lavoratori in nero e scontrini non emessi

Guardi di Finanza

Genova. I Reparti del Comando Provinciale di Genova, tra il 28 aprile ed il 1° maggio, hanno sviluppato un piano mirato di interventi ispettivi, volti al controllo dell’emissione di scontrini e ricevute fiscali, incentrati sulle strutture ricettive, attività di agriturismo, centri benessere, “resort”, con strutture situate, spesso, in zone isolate e distanti dai centri abitati. Nel corso delle ispezioni, i finanzieri hanno verificato anche la “posizione” dei lavoratori,trovati in attività all’interno delle aziende.

Nel complesso sono state impiegate 30 pattuglie, per un totale di 60 militari; sono stati controllati, globalmente, 141 esercizi, rilevando, in 90 casi, la mancata emissione del documento fiscale certificativo dei corrispettivi. Sono stati scoperti, inoltre, con riguardo a 7 datori di lavoro, 17 lavoratori “in nero”; tra questi, si annoverano 15 cittadini italiani e 2 stranieri.

Tra le irregolarità rilevate dai finanzieri è da segnalare, in un agriturismo, l’artificiosa compilazione dei bollettari, a madre e figlia, delle ricevute fiscali; in particolare, l’esercente indicava l’importo effettivamente incassato dal cliente sull’esemplare di pertinenza di quest’ultimo, mentre riportava una cifra dimezzata sulla copia trattenuta in azienda, propedeutica alla registrazione dei corrispettivi in contabilità ed alle dichiarazioni da presentare al fisco.

In un altro locale, invece, nel quale le consumazioni di bevande al banco avvenivano con la presentazione di una “drink card”, è stata constatata la sistematica “dimenticanza” nell’emissione degli scontrini fiscali. Sono state inoltrate alla Direzione Provinciale del Lavoro di Genova tre proposte di “sospensione” dell’attività imprenditoriale, riguardante aziende che impiegavano personale “in nero”, in misura superiore al 20% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro e risultanti dai registri ufficiali.

Sono stati individuati, inoltre, due evasori totali, gestori di altrettanti “bed & breakfast” abusivi, completamente sconosciuti al fisco, sul conto dei quali saranno eseguiti i necessari approfondimenti, finalizzati a ricostruirne il volume d’affari e dei redditi prodotto.

In parallelo alle attività descritte, sono stati effettuati anche diversi controlli sul commercio ambulante abusivo, che hanno portato a sequestrare, in totale, 824 prodotti con marchio d’impresa falsificato, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 5 responsabili, tra cui 3 cittadini extracomunitari, nonché all’ulteriore sequestro amministrativo di oltre 45.000 prodotti, costituiti da articoli di bigiotteria e cosmetici, privi dei requisiti di sicurezza richiesti dalla legge.

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