Rettilineo finale?

Nuova pista da minimoto a Uscio: ultimi passaggi prima dell’inizio dei lavori fotogallery

Il progetto presentato nel 2022 sta aspettando gli ultimi via libera: l'ipotesi e la speranza è quella di una apertura dell'impianto già in estate

Pista minimoto Uscio

Genova. E’ stata approvata in questi giorni da parte del Comune di Uscio la zonizzazione acustica del progetto della pista da minimoto da realizzare sulle alture del comune genovese. Un passaggio che di fatto apre alla fase finale del lungo iter burocratico che porterà al lavori di realizzazione del circuito.

Il progetto, come raccontato da Genova24, prevede una pista lunga 410 metri che si ispira alle curve del Mugello, pensata per essere riconosciuta e omologata per le gare ufficiali di minimoto. La pista, infatti, risponderà ai requisiti della Federazione Motociclistica Italiana per l’omologazione di tipo G, che consente di organizzare gare ufficiali per le minimoto. Tra questi la presenza di un rettilineo di almeno 40 metri, una larghezza del tracciato che non scenda sotto i 5 metri lineari, un parco conduttori di almeno 2mila metri quadrati e una zona box.

L’area prescelta si trova nei pressi della strada provinciale 333 Recco-Gattorna, in località Chiapparino, e ad oggi risulta essere un’area privata precedentemente adibita a deposito ma oggi dismessa. La location scelta garantirebbe l’accesso dalla strada in maniera consona ai requisiti previsti dalla normativa rispetto a questa tipologia di impianto e permetterebbe la realizzazione al suo interno di 20 posti auto per gli utenti e la realizzazione di un locale tecnico da 200 metri quadrati.

L’impianto sportivo sarà il primo del genere costruito a Genova e già dalle prime notizie ha destato molto interesse nella comunità sportiva del settore, ligure e non solo. Ma fatto il passaggio della zonizzazione, cosa manda per partire con i lavori? “Dopo queso step ora il progetto dovrà essere vidimato dalla Città Metropolitana mentre stiamo aspettando ancora dalla Soprintendenza l’autorizzazione paesaggistica – ci spiega Manolo Bracco, proponente del progetto e futuro titolare dell’impianto – una volta ottenuti tutti gli ok del caso, potrò fare la richiesta del permesso per costruire”.

Una pratica che sta andando avanti dal novembre 2022: “La nostra speranza è quella che adesso le istituzioni riescano a darci una risposta il più velocemente possibile – spiega Manolo – una volta che avremo tutti i permessi, i cantieri potrebbero terminare il lavoro in circa 60 giorni. La mia speranza è quella di aprire già questa estate e sfruttare almeno questa stagione per una bella partenza dell’impianto”.

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