Genova. Agosto 2004. È la data che molti utenti dei bus Amt stanno trovando in questi giorni stampigliata sul biglietto. Nelle ultime ore si stanno moltiplicando le segnalazioni sulle pagine Facebook (in particolare Genova contro il degrado) e diversi passeggeri si chiedono preoccupati se l’errata timbratura possa trasformarsi in una multa per chi non dovesse rendersi conto del malfunzionamento.
Di certo non si tratta di episodi isolati. Ad aver viaggiato “indietro nel tempo” non è una singola obliteratrice, ma centinaia di apparecchi su un numero di vetture corrispondente all’incirca alla metà del parco mezzi dell’azienda, in particolare quelli più vecchi. Ecco spiegato perché numerosi utenti stanno riscontrando il fenomeno su diverse linee e zone della città.
La causa, da quanto si apprende, è un problema generalizzato all’apparato Gps che non riceve correttamente i dati comunicati dal sistema Simon, lo stesso che monitora la posizione dei bus e segnala i transiti alle fermate. È come se tutti i dispositivi si fossero resettati improvvisamente ripartendo da agosto 2004: da quel momento hanno ripreso a conteggiare regolarmente le ore e i giorni.
In questi giorni Amt ha predisposto una task force di tecnici che dovranno intervenire manualmente su ogni singola obliteratrice, motivo per cui il disguido non è di facile risoluzione. Secondo le stime dell’azienda ci vorranno circa due settimane per reimpostare tutte le macchine.
Nel frattempo però cosa succede? I verificatori hanno ricevuto l’indicazione di usare tolleranza con gli utenti, visto che il problema dipende solo dall’azienda. Vero è però che qualcuno, approfittando dei dati completamente sballati riportati sui titoli di viaggio, potrebbe tentare di usarli più volte oltre la naturale scadenza. Per questo resta raccomandata l’applicazione del regolamento: “In caso di errata o mancata timbratura, si deve indicare a penna sul biglietto data, ora di inizio del viaggio e numero sociale della vettura su cui si sta viaggiando”. Così il titolo di viaggio viene tecnicamente annullato e ci si mette al riparo da qualsiasi contestazione.
Nel frattempo – mentre qualcuno ha teorizzato addirittura un complotto di Amt per fare più multe agli ignari passeggeri – il caso ha valicato i confini virtuali genovesi ed è finito sulla pagina Facebook Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti, una raccolta di post satirici che esaltano le assurdità delle linee ferroviarie campane e non solo. “Sugli autobus a Genova, nel momento in cui oblitererete il biglietto, esso risulterà scaduto già da 20 anni”, fanno notare gli autori postando la foto di un’obliteratrice incriminata.