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Sampdoria, tifosi divisi tra paura della Serie C e timide speranze playoff

Il cielo scuro degli spareggi salvezza è più vicino di quello terso di quelli promozione, ma è forse bene crederci almeno un po'

Sampdoria Vs Brescia

I playoff per la Sampdoria sembrano sempre di più Godot, il personaggio di Beckett che i protagonisti aspettano ma non arriva mai.  La squadra ha infatto illuso e puntualmente deluso vista la poca continuità. La paura di molti  è che la squadra, un po’ come “la rana bollita” di Chomsky, degradi verso i playout e una volta invischiata non riesca più a uscirne. Il primo campanello d’allarme lo ha suonato Pirlo proprio dopo la Cremonese: “Dobbiamo evitare la Serie C”. L’umore della tifoseria è diviso tra chi spera soltanto nella salvezza e chi, seppur timidamente, guarda ancora ai playoff. Due posizioni legittime per motivi, chiaramente, diversi.

Perché è bene “guardarsi alle spalle”

I numeri del 2024 della Sampdoria sono impietosi. Ha vinto soltanto due partite. I due pareggi invece sono da bicchiere mezzo vuoto per come sono arrivati. I blucerchiati si sono fatti rimontare due goal dal Modena (2 a 2) e sull’1 a 1 del Brescia non c’è altro da aggiungere (“Cambia – Calma”). Allargando lo sguardo, le 7 sconfitte in casa sono un dato che fa preoccupare. Insomma, la tenuta mentale della squadra è fragile.

Ma il problema principale è che la squadra fa costantemente i conti con una caterva di infortuni. La rosa non è così ampia da poter sopperire a tante assenze di uomini chiave e in un campionato equilibrato come la B di quest’anno i dettagli fanno la differenza. Senza il recupero degli infortunati e un cambio di tendenza, in una stagione con errori ma anche con tanta sfortuna, risulta difficile trovare continuità di risultati. Inoltre a livello di struttura di squadra manca una punta di categoria.

Perché non è così sbagliato buttare un occhio ai playoff

Per contro, c’è da dire che escluso il secondo tempo della Cremonese la squadra non è mai stata nettamente inferiore alle avversarie nelle ultime settimane. Per essere rimontati bisogna comunque far qualcosa di buono prima, ovvio. Inoltre, tutte queste partite sono state giocate senza molti uomini chiave. Normale andare in difficoltà quando mancano pezzi come Borini, Pedrola, Murru, Esposito, Kasami e Vieira.

Si attendono poi novità per Depaoli e Benedetti, usciti acciaccati martedì. In sintesi, con la rosa perlomeno quasi al completo la Samp ha dimostrato di potersela giocare con tutte dal quarto posto in giù. Lo testimoniano le cinque vittorie su sette partite del periodo autunnale. In più, sono arrivati gli ottimi innesti di Piccini e Darboe, più Alvarez che comunque fa comodo.

La squadra è a -5 dall’ottavo posto (sarebbero tre punti senza penalità) e a +2 dai playout. La cosa certa è che sarà decisivo il tris di partite Feralpi, Ascoli, Bari prima della sosta. Quattro gare alla portata, numeri alla mano, nelle quali Pirlo spera di poter recuperare qualche pezzo e fare punti per poi lavorare bene e con più effettivi nella sosta.

Equilibrio cercasi

Servirebbe giocare con la grinta di chi deve salvarsi nella singola partita, e su queste deve lavorare sul campo l’allenatore, ma al contempo conservare quel briciolo di ambizione e di propulsione positiva che nel calcio non può che far bene. Non sembra infatti una squadra in grado di gestire la paura. Ed è per questo che un’eventuale playout spaventa non poco. Al contrario, il gruppo pare coeso e chissà che con un cambio di passo, e un aumento delle uscite rispetto alle entrare in infermeria, non si possa scrivere un finale diverso a una stagione fin qui tribolata.

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