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Restauro entro il 2025 per cinque forti di Genova, anche il “glamping” nel futuro del parco

Il Comune: "In autunno inauguriamo il percorso ciclopedonale da Manin al Diamante". Tra i progetti anche l'illuminazione artistica delle fortificazioni attorno alla città

Generico febbraio 2024

Genova. Bistrot, un ostello, forse anche un paio di “starsbox” – piccole capanne con il tetto trasparente, ormai diffuse in molte mete outdoor, simbolo del cosiddetto glamping – nel futuro dei forti di Genova. “Siamo stati contattati da una società che vorrebbe posizionarne una a fianco di forte Diamante e due negli spazi di forte Sperone, ma bisogna vedere se il team di lavoro accetterà la proposta” ha rivelato il sindaco di Genova Marco Bucci a margine della conferenza stampa per fare il punto sugli interventi finanziati dal Pnrr per il sistema delle fortificazioni genovesi.

A chi gli chiede se il rischio non sia quello di snaturare l’ambiente o di limitarne la fruibilità pubblica, Bucci ha risposto: “Potremmo farlo come accade in altri parchi cittadini ma non lo faremo, non ci sarà un biglietto d’ingresso per accedere al sistema dei forti”.

Durante la conferenza stampa sono stati presentati tempi, importi dei cantieri e progetti per cinque su sedici fortificazioni oltre che per la “strada bianca” di collegamento da Manin al Diamante. “Parliamo di circa 70 milioni di euro – ricorda il vicesindaco Pietro Piciocchi – che comprendono anche la realizzazione della funivia, ma non escludiamo che in futuro potranno esserci altre risorse a disposizione per intervenire innanzitutto su forte Diamante e forte Sperone, su cui abbiamo già alcune idee”.

TEMPI
Il restauro e la valorizzazione della cinta muraria al momento vede cantieri già partiti per Santa Tecla, Puin e Belvedere mentre Forte Begato è in fase di pre-cantierizzazione e Tenaglie in progettazione esecutiva. Sarà inaugurata a fine 2024 la “strada dei forti”, percorso ciclo-pedonale attrezzato tra il Diamante e piazza Manin. Tutti i lavori, trattandosi di fondi Pnrr, dovranno concludersi entro la fine del 2025.

COSTI
Il progetto cuba complessivamente quasi 28 milioni di euro tra restauro dei primi 5 Forti (19,21 milioni) e Strada dei Forti (8,6 milioni), a cui aggiungere 40,5 milioni per la Funivia di Begato e 2 per l’Acquedotto Storico, per un totale di circa 70 milioni di euro, è finanziato con risorse PNRR e rientra tra i 14 interventi strategici nazionali per il recupero di complessi di elevato valore storico e architettonico, e di grande significato culturale, in stato di abbandono o bisognosi di radicali azioni di restauro.

Forte Begato, in particolare, diventerà l’hub del Sistema dei Forti: pensato come punto di accoglienza di turisti ed escursionisti, vedrà l’allestimento di info-point, bike-rent con bagni e docce, area pump-track/bike-school, locale ciclo-officina per le piccole riparazioni delle biciclette (muscolari ed elettriche). Lungo la Strada dei Forti saranno installate bacheche informative e totem digitali per scoprire e approfondire la storia delle antiche fortificazioni militari genovesi. Inoltre, è prevista l’illuminazione scenografico-monumentale dei Forti Begato, Sperone, Puin, Diamante e Fratello Minore.

FORTE BELVEDERE
Allo stato attuale, le pertinenze storiche e le connessioni pedonali esistenti versano in uno stato di parziale degrado, come pure la strada di accesso al complesso. Inoltre, alcune parti storiche non sono visibili in quanto ricoperte da detriti e folta vegetazione. Il progetto di restauro del Forte Belvedere ne prevede la trasformazione in parco urbano pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, punti panoramici, attrezzature per l’attività fisica, aree riposo e picnic. Oltre a continuare ad ospitare servizi a carattere sportivo e sociale, diventerà un ecosistema con diverse componenti per diventare una nuova risorsa per il quartiere e per la città. Nel dettaglio, gli interventi progettuali prevedono: il restauro e la valorizzazione delle parti storiche fortificate, anche con un’illuminazione scenografica dei manufatti monumentali; il recupero a fini culturali degli spazi sotterranei che venivano usati come magazzini, polveriera e luogo dove rifugiarsi; la valorizzazione dei bunker/postazioni anti-aeree della Seconda Guerra Mondiale; la creazione di un parco urbano prevalentemente pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, con la sua messa in sicurezza tramite ringhiere e parapetti; la realizzazione di diversi punti di vista e belvedere a quote diverse per godere dell’ampia vista che inquadra il Golfo Ligure e le colline genovesi; la riconnessione con la città e l’abitato circostante sfruttando la sua collocazione geografica e l’ormai storicizzata presenza del complesso nell’immaginario degli abitanti del quartiere; il recupero dell’ulteriore percorso storico pedonale di Salita Millelire; la realizzazione di attrezzature dedicate all’attività fisica outdoor adatte a tutte le fasce di età; la predisposizione di aree di riposo con panchine e aree picnic. I lavori, iniziati nel gennaio 2024, si concluderanno entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 5,5 milioni di euro.

FORTE TENAGLIE
Il progetto di recupero di Forte Tenaglie prevede la sua trasformazione in un centro per attività assistenziali, sociali e solidali, destinato ad attività del terzo settore insieme ad aree didattiche, formative e di accoglienza. In particolare sono previsti: il restauro conservativo del manufatto fuori terra colpito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica indipendente al suo interno; il recupero delle aree della caserma ipogea e dei tre livelli interrati. L’inizio dei lavori è previsto nel marzo 2024 – in ulteriore ritardo rispetto alle previsioni degli ultimi mesi – per concludersi entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 3,4 milioni di euro di fondi PNRR più 340.000 euro di fondi FOI (Fondo Opere Indifferibili) per un totale di 3,74 milioni.

FORTE PUIN
Il progetto di restauro e valorizzazione di Forte Puin ne prevede la trasformazione in un punto di sosta ed accoglienza lungo i percorsi escursionistici della Strada dei Forti. L’intervento di restauro conservativo ha l’obiettivo di ripristinarne le condizioni di sicurezza attraverso una serie di consolidamenti strutturali, il rifacimento della copertura e la ricostituzione del piccolo corpo di fabbrica retrostante detto “Casamatta”. Lo stato di conservazione del corpo di fabbrica appare buono. Per quanto riguarda invece le strutture murarie, all’esterno necessitano di manutenzione programmata senza interventi strutturali e all’interno, a causa del prolungato abbandono, si rendono necessari interventi sulle strutture e sugli impianti, oltre a lavori di risanamento e di restauro. Gli interventi insisteranno principalmente sul torrione e sulla “Casamatta”. Per il torrione sono previsti all’esterno il ripristino della pavimentazione e della scala della copertura, attualmente in pessimo stato, la sistemazione dei parapetti in mattoni lesionati e l’adeguamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche. All’interno si ripristineranno gli intonaci degradati e la volta al piano terra. Il cantiere è iniziato nel novembre 2023 e terminerà entro l’ottobre 2024: il finanziamento complessivo ammonta a 720.000 euro.

FORTE BEGATO
Il polo di Forte Begato diventerà l’hub di accoglienza di tutto il Sistema dei Forti: la Funivia connetterà la città, i Forti e il Parco delle Mura, e l’edificio della caserma diventerà un polo ricettivo, culturale e museale, con aree dedicate a servizio dell’arena esterna, aree didattiche, aree destinate all’accoglienza, sala convegni, sala ristorante e una foresteria per accogliere circa 20 posti letto. I lavori prevedono una manutenzione straordinaria focalizzata a due obiettivi principali: ripristino del Forte e interventi di restauro atti a riportare gli ambienti interni all’assetto originario. Forte Begato sarà completamente accessibile alle persone con disabilità e a capacità motoria ridotta, grazie anche alla realizzazione di un ascensore. I lavori inizieranno nel marzo 2024 per concludersi nell’ottobre 2025. Il finanziamento complessivo ammonta a 7,5 milioni di euro.

FORTE SANTA TECLA
L’obiettivo del progetto è di trasformare Forte Santa Tecla in un presidio per la valorizzazione e promozione del territorio e di attività culturali, educative e ricreative. I lavori consistono in: messa in sicurezza dei percorsi pedonali esterni di accesso mediante la realizzazione di parapetti a difesa dalle cadute accidentali; nuove pavimentazioni; nuova illuminazione a norma; la sistemazione dei camminamenti interni; ristrutturazione dell’attuale percorso carrabile; risanamento delle murature storiche ammalorate atte a garantire l’inviolabilità del percorso all’interno del fossato del Forte; abbattimento o eliminazione delle barriere architettoniche; restauro dei manufatti originali; collocazione di inferriate e/o nuove cancellate per garantire l’interdizione delle aree in cui l’accesso è precluso; rimozione delle macerie in corrispondenza del ponte attualmente invisibile presso i pilastri di accesso carrabile. A livello impiantistico il progetto prevede la realizzazione di servizi igienici (in sostituzione di quelli esistenti al piano terra) e di una nuova condotta fognaria a gravità e il relativo allaccio alla rete comunale. Le lampade a led sostituiranno quelle obsolete, inoltre saranno collocati dei punti luce su palo per illuminare i percorsi carrabili dotati di doppio diffusore per garantire anche l’illuminazione pedonale: infine, sarà installato un nuovo impianto di illuminazione scenografica della cortina muraria esterna. I lavori sono partiti nel dicembre 2023 e termineranno nell’ottobre 2024, con un finanziamento complessivo di 1,75 milioni di euro.

LA STRADA DEI FORTI
Un percorso turistico attrezzato, lungo 13 km, per collegare la città ai cinque Forti (Begato, Sperone, Puin, Diamante, Fratello Minore) collocati lungo lo spartiacque tra Val Bisagno e Val Polcevera. E la Strada dei Forti, che attraversando tre contesti paesaggistici diversi tra loro – urbano, periurbano, montano – li mette in connessione per migliorare l’accessibilità ad una porzione di rilievo del sistema dei Forti genovesi, consentendo a residenti e turisti di raggiungerli, frequentarli e viverli in sicurezza, libertà e autonomia. Partendo da piazza Manin, il percorso della Strada dei Forti si snoda lungo viali alberati seguendo le mura di San Bartolomeo e arrivando al Righi, salendo sempre in parallelo alle mura e costeggiando i Forti Castellaccio e Sperone a quota 512 metri. Quindi, proseguendo attraverso strade bianche e sentieri, il percorso raggiunge il crinale tra la Val Polcevera e la Val Bisagno, dove il Forte Diamante svetta in posizione dominante a 667 metri sul livello del mare. Non solo un collegamento tra Genova e Forte Diamante: la Strada dei Forti rappresenta una porta d’ingresso alla zona collinare genovese, collegando la città all’entroterra attraverso l’Alta Via dei Monti Liguri fino al Parco regionale naturale dell’Antola. Ad oggi è stato completato circa il 50% dei lavori, avviati nel gennaio 2023 e in via di conclusione entro fine 2024. I cantieri hanno interessato il tratto di crinale tra il Cancello dell’Avvocato e Forte Diamante e il tratto periurbano mentre la zona urbana, risultando più facilmente accessibile, sarà oggetto di interventi più limitati nell’ultima fase di cantiere. L’investimento complessivo è di 8,6 milioni di euro.

“Chi vive a terra ammira il mare di Genova e chi va per mare ammira anche i suoi monti: la ricetta di Genova mare e monti, grazie a questa massiccia opera di recupero e di valorizzazione del sistema dei Forti, prende forma e diventa centrale anche nella pianificazione e nello sviluppo economico del territorio” commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Lavoro e Urbanistica Mario Mascia.

“Il rilancio del Sistema dei Forti è il frutto di un complesso lavoro che nasce da lontano, nel quadro di un programma di valorizzazione generale di cui il Comune di Genova è stato protagonista insieme al Segretariato Generale Mibact e all’Agenzia del Demanio” sottolinea l’assessore al Patrimonio Francesco Maresca.

“Le antiche fortificazioni militari che circondano Genova dall’alto rappresentano una ricchezza storica e architettonica di inestimabile valore, per la Città e per tutto l’entroterra” conclude il consigliere delegato alla Tutela e Sviluppo delle vallate Alessio Bevilacqua.

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