Genova. “È vergognoso che i Paesi occidentali non sanzionino il governo israeliano per la carneficina che è sotto i nostri occhi in Palestina, abbiamo superato 18 mila vittime civili palestinesi, siamo quasi a 19mila, per lo più donne e bambini, è una delle carneficine della popolazione civile più consistente in un lasso della storia così ristretto”.
Parole dure quelle del leader del M5S Giuseppe Conte in videocollegamento a un incontro per la pace tra le comunità israeliane e palestinese organizzato a Palazzo Ducale di Genova dall’eurodeputata pentastellata Tiziana Beghin.
L’ex premier attacca con forza le scelte dei paesi occidentali che accusa di indifferenza. “Spesso sentiamo una grande retorica quando c’è un conflitto armato, alcuni parlano del ‘coraggio di scegliere il lato da cui stare’, non è così, – spiega Conte – coraggioso è chi di fronte a un conflitto armato riesce a non perdere la speranza di un dialogo di pace, chi non perde la forza e la visione per costruire anche nel momento più duro della storia un percorso di speranza che porti alla pace, solo la pace e il riconoscere le ragioni dell’altro per costruire una pacifica convivenza tra i popoli ci offriranno un reale orizzonte di sicurezza, tutto il resto è solo apparenza”.
E se di un’Europa “troppo timida” parla anche l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle Tiziana Beghin, che ha organizzato il confronto, sono nette le posizioni dei rappresentanti della comunità ebraica e dell’associazione Liguria-Palestina.
“Bisogna guardare agli spiragli di pace perché non ci sono altri mezzi – spiega Karim Hamarneh, presidente dell’associazione culturale Liguria-Palestina – perché o si continua a morire e a bombardarsi a vicenda oppure bisogna seguire altre possibilità. Purtroppo fino a quando ci sono gli estremismi di Hamas e di Netanyau, che sono due facce della stessa medaglia, non si va da nessuna parte ma bisogna riconoscere che sangue chiama sangue e così non si può ad andare avanti”.
Da Genova, comunque, che ha saputo riunire a un tavolo le due parti, arriva un messaggio importante per superare questo momento di odio e contrapposizione e arrivare a una soluzione pacifica. Anche perché i rischi sono molto alti.
“Io sono qui per spiegare come, da parte delle comunità ebraiche – ricorda Ariel Dello Strologo, presidente dell’associazione dei giuristi ebrei italiani – ci sia una forte preoccupazione per un ritorno di antisemitismo molto forte Aldilà di quelle che possono essere le valutazioni personali su quanto accade è inaccettabile che gli ebrei di tutto il mondo debbano vivere nella paura di attentati per il solo fatto di essere della stessa religione di chi oggi governa il paese. Purtroppo l’ antisemitismo non muore mai”.