Genova. I carabinieri del nucleo Radiomobile di Genova hanno arrestato un ragazzo di 23 anni per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, lesioni e tentata estorsione commesse in danno della propria convivente.
L’arrestato, ubriaco, ha minacciato e aggredito la convivente, madre di tre bambini nati da una precedente relazione, e che per fortuna non erano in casa in quel momento, costringendola ad avere un rapporto sessuale con lui.
Al netto rifiuto della donna, il compagno l’ha aggredita con pugni e schiaffi e poi l’ha violentata. Non contento, di fronte alle sue richieste di lasciarla andare, le ha spento una sigaretta sul braccio e poi l’ha scaraventata a terra.
Riuscita momentaneamente a sottrarsi dalla furia del compagno, che nel frattempo le aveva tolto anche il telefono cellulare, la donna è scappata per tornare solo più tardi, illudendosi che lui se ne fosse andato temendo l’arrivo delle forze dell’ordine.,
Il 23enne invece era ancora a casa e dopo essersi mostrato pentito per quanto commesso le ha chiesto 400 euro per lasciarla in pace.
A quel punto la ragazza, approfittando di un momento di distrazione del suo partner, è scappata di nuovo ma questa volta con il cellulare e ha chiamato immediatamente il 112.
Il nucleo Radiomobile è arrivato in pochi minuti, si è preso cura della giovane, che si era nascosta in macchina e poi ha rintracciato e bloccato ancora in casa il 23enne.
L’uomo, nazionalità ecuadoriana, è stato portato in carcere a Pontedecimo nella sezione destinata ai sex offender, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La ragazza è finita al Villa Scassi: i medici le hanno dato 20 giorni di prognosi per le varie contusioni riportate.