Cantiere

Casello di Pra’, entro il 2025 il nuovo viadotto: tre corsie con barriere antirumore per le case

I dubbi di Filippo Bruzzone: "Aumenteranno i volumi di traffico, oggi non sappiamo le scale numeriche per l'abbattimento del rumore"

Generico novembre 2023

Genova. Un nuovo viadotto, più largo con tre corsie invece di due, più vicino alle case ma dotato di barriere antirumore alte 5 metri. Questo è il futuro del nuovo casello di Pra’, sulla A10, da qualche mese “sotto i ferri” per il potenziamento della viabilità da e verso il porto. Un futuro che diventerà presente presumibilmente entro il 2025.

I dettagli di quest’opera sono emersi questa mattina durante i lavori di una apposita commissione consigliare tenutasi in Sala Rossa a Palazzo Tursi: nell’ordine del giorno la richiesta di chiarimenti sulle modalità dei lavori e sulle tempistiche dei cantieri che di fatto stanno creando non pochi disagi ai residenti e lavoratori del ponente.

Secondo quanto detto in aula, entro le metà di dicembre saranno riaperte le corsie a destra del casello, facendo quindi scomparire il semaforo installato provvisoriamente per regolare il traffico. Per entrare in autostrada da Pra’, però, ci sarà una sola corsia. Una situazione che andrà avanti almeno quattro o cinque mesi.

“Abbiamo provato a chiedere delle mitigazioni per le prossime settimane – ha spiegato a margine della seduta il consigliere della lista RossoVerdi Filippo Bruzzone – come ad esempio una durata maggiore del verde e una corsia libera per chi deve andare verso il Cep, ma non ci è stato detto che è non modificabile l’assetto odierno – spiega – mentre la fermata del bus a scendere soppressa in modo momentaneo e spostata a mare, sarà ripristinata a dicembre come il resto”.

Tutti i lavori dovrebbero terminare entro il 2025, e vedranno l’abbattimento della vecchia rampa e la costruzione di una nuova, più larga e più vicina alle case. Per compensare sulla nuova infrastruttura sorgeranno anche dei pannelli antirumore da 5 metri: “Una misura che però riteniamo non sufficiente – spiega Filippo Bruzzone – Ho fatto presente che se si aumentano le corsie si aumentano i traffici e quindi gli impatti, chiedendo se vi fossero delle scale numeriche di abbattimento del rumore. Oggi non ho avuto risposta. Così come non ho avuto risposta sui nuovi spazi che si creeranno per il porto con il nuovo viadotto”.

 

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