Rischio idrogeologico

Rio Rovare e rio Noce, Lodi (Azione): “Nessuna notizia su opere di messa in sicurezza”

"Il Comune rimbalza tutto alla Regione dicendo che le opere riguardanti i due rii saranno eseguite nell'ambito dei lavori dello scolmatore del Bisagno"

rio rovare

Genova. A seguito delle forti piogge che si sono abbattute su Genova nelle giornate del 27 e 28 agosto, lo scorso 29 agosto la consigliera comunale Cristina Lodi di Azione, capogruppo del Gruppo Misto, ha presentato un’interrogazione urgente sullo stato di realizzazione delle opere di messa in sicurezza del territorio della Bassa Val Bisagno rispetto agli interventi che coinvolgono il territorio di san Fruttuoso e in particolare la messa in sicurezza del Rio Rovare e rio Noce, a completamento del collegamento alla galleria del Fereggiano.

All’interrogazione della consigliera comunale di opposizione è arrivata ieri, lunedì 11 settembre 2023, una risposta scritta da parte del Comune.

“Un paio di settimane fa, a seguito della forte pioggia e dei disagi che si sono abbattuti su Genova e nello specifico nel territorio della bassa Valbisagno, ho chiesto a che punto fosse la situazione della messa in sicurezza del rio Rovare e rio Noce a San Fruttuoso, ovvero quelle opere previste dal piano Italia Sicura con finanziamenti certi, ormai nel lontano 2015 – afferma la consigliera Lodi – Opere che a oggi risultano non realizzate, in un territorio dove ogni allerta rappresenta una grande minaccia”.

“Alla mia interrogazione è arrivata ieri una risposta scritta dal Comune, che rimbalza tutto a Regione, dicendo che le opere riguardanti i due rii saranno eseguite nell’ambito dei lavori dello scolmatore del Bisagno del Commissario di Governo presidente Toti e che la Responsabilità di Progetto è in capo al Settore Infrastrutture della Regione Liguria. Devo ammettere che questa risposta mi ha sorpreso e mi preoccupa molto, perché il Comune dichiara di non essere informato sullo stato di realizzazione di opere così importanti”, continua.

“Ritengo che, al di là della responsabilità diretta o meno del Comune, su un tema così significativo l’interlocuzione e la conoscenza delle operazioni dovrebbe essere comunque titolata a chi governa la città. Chiederò sul tema una commissione urgente”, conclude Lodi.

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