Genova. Combattive, impegnate, appassionate e – cosa che non guasta – piuttosto conosciute. Esposte mediaticamente una per il suo ruolo da assessore alla Cultura e formazione nella giunta Toti, l’altra per essere sindaca di Rossiglione, un compito tutt’altro che semplice, ormai dal 2014. Al collegio uninominale alla Camera di Genova Ponente la sfida per le prossime elezioni politiche si prospetta tra Ilaria Cavo e Katia Piccardo, almeno se i rumors saranno confermati. Sia il Pd sia Noi Moderati non hanno ancora annunciato i candidati agli uninominali, ma l’ipotesi è confortata anche dall’attività social delle due politiche.
Cavo negli ultimi giorni ha rinnovato l’immagine coordinata della pagina ufficiale con il logo della compagine centrista a sostegno della coalizione di destra, sarà schierata per Noi moderati. Sulll’altro fronte Piccardo – oltre ad avere avuto la ribalta della prima festa dell’Unità della stagione – non fa mistero di apprezzare l’idea di una candidatura, magari con la “compagnia” del sindaco di Bogliasco Luca Pastorino al collegio di Genova Levante. Collegio in cui i totiani schiererebbero il senatore uscente Sandro Biasotti: altra sfida potenzialmente molto interessante.
Il contesto del collegio uninominale Genova Ponente per la Camera (uno dei quattro liguri, sei con i collegi del Senato) secondo sondaggi e simulazioni vede favorita la coalizione di centrodestra anche se i giochi non sono già chiusi come invece sembrerebbe per il collegio del ponente ligure, chiaramente “azzurro”, o quello del levante. Sempre secondo le simulazioni il centrosinistra sembra avere qualche chance in più nel collegio Genova Levante ma tutte le analisi non tengono conto di elementi importanti come i risultati delle ultime amministrative, i riflessi di una mutata scena nazionale e l’insussistenza della ormai archiviata alleanza giallorossa.
Si sa, inoltre, che con la previsione di un tasso di astensione altissimo, ulteriormente alimentato dalla campagna elettorale estiva, tutto (o quasi) è possibile e quindi se da una parte il centrodestra non può permettersi di dare per scontata una vittoria su tutti i fronti il centrosinistra, e persino il M5s, che non ha ancora sciolto le riserve sui collegi uninominali, non possono rinunciare a impiegare energie in queste sfide.
Ma perché il “Cavo versus Piccardo” (in ordine rigorosamente alfabetico) può essere così interessante? Non, banalmente, perché si tratta di due donne. Bensì perché si tratta di due politiche determinate, di due amministratrici a tempo pieno, orgogliosamente rappresentative dei loro partiti ma con un afflato da “civiche” che le fa apprezzare indipendentemente dai simboli. Ed entrambe hanno già sostenuto corse alle urne.
Non sappiamo ancora se si concederanno a veri e propri faccia a faccia diretti – soprattutto i favoriti tendono da tempo a dribblare questa pratica, si pensi alle ultime campagne di Bucci e Toti – ma sicuramente sarebbero faccia a faccia piuttosto ricchi e animati. Il 14 agosto appena passato sono state immortalate insieme (foto sopra) in occasione della quarta commemorazione delle vittime del crollo del ponte Morandi, entrambe coinvolte in un’iniziativa di solidarietà organizzata da un’associazione della valle Stura.
I profili.
Ilaria Cavo, classe 1973, laureata in scienze politiche, è scrittrice e giornalista professionista attualmente sospesa dall’ordine dei giornalisti per l’incarico politico – istituzionale ricoperto. Eletta nel 2015 nel listino del presidente, è stata da subito assessore. E’ una fedelissima di Toti e l’ha seguito nelle sue evoluzioni, da Forza Italia a Noi Moderati. Candidata nella circoscrizione del collegio della provincia di Genova nella lista di Cambiamo con Toti Presidente è stata eletta e confermata in giunta nell’attuale legislatura con le seguenti deleghe: Politiche sociali e Terzo Settore, Politiche Giovanili, Istruzione, Formazione e Università, Cultura e Spettacolo. Da giornalista ha seguito da vicino la vicenda del serial killer Donato Bilancia, su cui ha scritto uno dei suoi tre libri. E’ stata direttore di Primocanale, inviata per Porta a Porta e molte trasmissioni Mediaset. Per la conduzione della diretta dei fatti del G8 ha ottenuto il premio di giornalismo Saint Vincent.
Katia Piccardo, nata nel 1984, laureata in giurisprudenza. E’ la sindaca di Rossiglione, paese dove è nata e cresciuta, al suo secondo mandato, eletta nel 2014 ad appena 30 anni dopo avere ricoperto ruoli da consigliera e assessora sin dal 2004. Nel 2019 ha vinto le elezioni, confermata con l’83% di preferenze. E’ presidente dell’Unione dei Comuni Stura, Orba e Leira e anche in questo ruolo ha affrontato più di un’emergenza legata alla fragilità idrogeologica del territorio. Mamma di una bambina di cinque anni, dal novembre 2021 è vicesegretaria del Partito Democratico della provincia di Genova, esponente della corrente orlandiana e voluta da Simone D’Angelo. Alle ultime elezioni regionali ha sfiorato l’elezione in via Fieschi, superata per pochi voti dall’uscente Pippo Rossetti. Alcune sere fa, in occasione dell’inaugurazione della festa dell’Unità a Rossiglione ha affermato chiaramente, dal palco: “No ai candidati paracadutati in Liguria, per reggere il confronto servono idee nuove”.