Interviste ai candidati

Politiche 2022, Piccardo (Pd): “Ripartire da entroterra e periferie, fare rete e attenzione al sociale per riconquistare i delusi”

“Noi donne in politica, guerriere per forza”, dice la candidata del centrosinistra all’uninominale Liguria 2 alla Camera

Generico agosto 2022

Genova. “Una sindaca in parlamento”: è questo lo slogan scelto da Katia Piccardo, sindaca di Rossiglione e vicesegretaria del Pd di Genova, candidata per il centrosinistra nel collegio Camera uninominale Liguria 2, che comprende il ponente genovese, le vallate relative e il levante savonese. Nel logo il nome e il cognome ma anche un numero di telefono cellulare a voler sottolineare un concetto di politica “come contatto diretto, immediato, con i cittadini, l’unico modo che abbiamo per farli appassionare e a dare fiducia alle istituzioni”, dice.

Il collegio in cui è candidata, Piccardo, non è semplice da vincere. I sondaggi danno favorito il centrodestra e l’avversaria principale, Ilaria Cavo. Quando, le donne in politica, saranno chiamate a giocare partite facili?
“Diciamo che su questo tema il Pd è stato comunque più sensibile di altri partiti, i nomi sono stati posizionati in modo che poi anche le altre coalizioni sono state costrette a tenere in considerazione la parità di genere, ma non dovrebbe funzionare così, non candidare donne nei posti sicuri è un’occasione persa. Nella città metropolitana meno di 10 comuni su 67 hanno sindaci donna. Ma mettiamola così, visto la strada che dobbiamo percorrere per arrivare nei luoghi di vertice poi quando ci riusciamo siamo delle vere guerriere“.

La campagna elettorale più breve e meno appassionante della storia recente. Come entrare in contatto con i cittadini? Quali sono le risposte che si aspettano?
“Oggi come ieri, l’ascolto. Bisogna avere capacità di ascolto di chiunque ed è importante stabilire un contatto diretto con loro, da sindaca lo posso dire con certezza: vero che è difficile appassionare i cittadini ma è attraverso il loro coinvolgimento che si riesce a poter fare. Basti pensare a un tema come il caro energia e il nostro territorio: le pmi più energivore, penso per esempio ai nostri allevamenti, rischiano tantissimo, ma rischia tutto il sistema dell’indotto. Ed è per questo che la politica deve dare risposte in fretta e misure di sostegno necessarie”.

Con l’autunno, oltre al voto, anche la stagione delle piogge. Cosa vi aspettate?
“Sul nostro territorio abbiamo avuto quattro alluvioni devastanti solo negli ultimi anni, a Rossiglione abbiamo sfondato il record europeo di precipitazioni durante l’ultima, la preoccupazione è forte. Noi abbiamo portato avanti interventi come la pulizia degli alvei, il rafforzamento degli argini, la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua per attutire le piene ma scontiamo un progressivo abbandono del territorio, e 9000 euro dalla Regione che arrivano al Comune per la manutenzione ordinaria non sono certo sufficienti. Se fossi eletta farei pressione per aumentare i fondi per la prevenzione del rischio idrogeologico, che avrebbe un costo di un decimo rispetto agli interventi fatti per riparare ai disastri o risarcire i danni”.

L’entroterra e le periferie saranno al centro della sua campagna elettorale?
“Il ripopolamento delle vallate e l’interconnessione con i grandi centri significano vivibilità. In Valle Stura, ma non solo, abbiamo una ferita aperta rappresentata dall’inefficienza della rete autostradale. Oggi non saremo mai noi sindaci a chiedere di fare sconti alla sicurezza ma per un domani bisogna tenere conto che la manutenzione e il controllo devono essere prioritarie per garantire il diritto alla circolazione e quindi la vivibilità effettiva dei luoghi decentrati”.

Quali altre esperienza da sindaco vorrebbe sfruttare in Parlamento?
“Sul tema del sociale, dell’inclusione e dell’integrazione, che penso debbano essere la vocazione vera della sinistra, credo che si possano declinare a livello nazionale iniziative che abbiamo portato avanti nel nostro piccolo centro, che sempre di più si debbano attuare misure che vadano oltre l’assistenzialismo e che partano invece dal coinvolgimento, per esempio con esperienze di formazione, borse lavoro. Sicuramente servono maggiori risorse economiche ma sicuramente vanno anche incanalate meglio. L’altro bagaglio che mi porto dall’esperienza da amministratore locale è quello dell’importanza di fare rete: come Unione di Comuni siamo riusciti ad attirare sul territorio milioni di finanziamenti”.

Tutte le interviste di Genova24 ai candidati delle elezioni politiche 2022

IL CURRICULUM
Katia Piccardo, nata nel 1984, laureata in giurisprudenza. E’ la sindaca di Rossiglione, paese dove è nata e cresciuta, al suo secondo mandato, eletta nel 2014 ad appena 30 anni dopo avere ricoperto ruoli da consigliera e assessora sin dal 2004. Nel 2019 ha vinto le elezioni, confermata con l’83% di preferenze. E’ presidente dell’Unione dei Comuni Stura, Orba e Leira e anche in questo ruolo ha affrontato più di un’emergenza legata alla fragilità idrogeologica del territorio. Mamma di una bambina di cinque anni, dal novembre 2021 è vicesegretaria del Partito Democratico della provincia di Genova, esponente della corrente orlandiana e voluta da Simone D’Angelo. Alle ultime elezioni regionali ha sfiorato l’elezione in via Fieschi, superata per pochi voti dall’uscente Pippo Rossetti.

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