Interviste ai candidati

Politiche 2022, Cavo (Noi Moderati): “Porto a Roma il modello Liguria, sostenere le infrastrutture del sapere”

"Abbiamo attuato riforme su scuola, orientamento e formazione che possono funzionare a livello nazionale", dice la candidata del centrodestra all’uninominale Liguria 2 alla Camera

ilaria cavo

Genova. “La forza del fare, la forza del sì”. E’ questo il mantra con cui Ilaria Cavo, assessore regionale della giunta Toti ha deciso di proporsi a cittadini del collegio uninominale Camera Liguria 2 per cui è la candidata del centrodestra alle elezioni politiche del 25 settembre. Esponente di “Noi Moderati”, forte di sette anni in piazza De Ferrari e della gestione di partite importanti come la logistica scolastica ai tempi del crollo del Morandi e una ridefinizione del rapporto tra studenti e mondo del lavoro attraverso l’orientamento, è intenzionata a portare a Roma il “modello Liguria”.

Inizia oggi su Genova24 il ciclo di interviste ai candidati delle elezioni politiche 2022 nei collegi della Liguria: le troverai tutte qui.

Sette anni da raccontare in pochi giorni di campagna elettorale estiva e a cittadini sfiancati dalle continue crisi economiche. Con quale spirito la affronterà?
“La campagna elettorale è appena partita, diciamo, e un giudizio compiuto lo potremo dare solo alla fine ma devo dire che in realtà, per quanto complicate, le campagne elettorali danno molta energia, e altrettanta ne richiedono, sono un momento importante per entrare in contatto con le persone. Finora ho toccato solo alcune località, perché nel frattempo stiamo continuando a lavorare con la giunta a nuove delibere, ma a Certosa come a Varazze, a Savignone come a Sestri ho avuto l’occasione di percepire entusiasmo: io credo che i segnali siano positivi e quello che faccio è pormi sempre con il sorriso”.

Mai come per queste elezioni c’è stato uno schieramento in campo di amministratori locali, qual è il suo valore aggiunto in tal senso se sarà eletta?
“Ecco, io credo di avere declinato un mio percorso, nella vita, in un certo modo, per vent’anni mi sono impegnata da giornalista a raccontare i fatti, e penso di averli raccontati con precisione, costanza, credibilità e affidabilità. Poi sono passata a occuparmi, sempre con i fatti, alle istanze del territorio, e ho potuto farlo con gli strumenti insiti nelle deleghe che mi sono state affidate: ho risposto in maniera concreta alle esigenze nei campi della formazione, del sociale, della cultura, sia nei momenti di emergenza sia nella quotidianità e nella programmazione. Ora mi candido alle politiche: sono onorata di ricoprire questo ruolo e ci metto lo stesso impegno, la stessa concretezza, che ho usato finora per portare la voce del territorio a Roma e per essere portatrice dei modelli che questa regione ha saputo realizzare, il modello Genova e il modello Liguria”.

Quando parla di concretezza a cosa si riferisce?
“Per esempio alle settimane dopo il crollo del ponte Morandi, mi sono occupata direttamente del piano scuola per i quartieri che erano rimasti isolati a causa del disastro. Il nostro obiettivo, e o abbiamo centrato, era fare in modo che l’anno scolastico non slittasse neppure di un giorno. Erano 3000 gli studenti che rischiavano di non riuscire ad andare a scuola ma ce l’abbiamo fatta. Forse ce ne siamo dimenticati perché è andato tutto per il verso giusto”.

Come declina il “modello Liguria” su politiche che non riguardano le infrastrutture?
“La vedo così: ci sono le infrastrutture fisiche, come può esserlo il ponte ricostruito o la nuova diga che presto costruiremo, ma ci sono anche le infrastrutture che riguardano il capitale umano, il sapere, la conoscenza. Mi riferisco ai giovani ma non solo. Io sono convinta che le riforme e i modelli che abbiamo attuato anche nel campo della formazione, della scuola, dell’orientamento, dell’accesso al lavoro siano esportabili a livello nazionale. Le nostre riforme, ad esempio, hanno previsto che i bandi fossero emanati laddove ci fossero aziende che avrebbero creato occupazione, e ancora, abbiamo investito prima che iniziassero a farlo anche altri sugli Its, sulla formazione tecnica e tecnologica. Altro tema importantissimo è quello dell’orientamento dei ragazzi, del fondamentale mismatch che si deve creare tra studenti e imprese: il nostro salone Orientamenti è diventato un marchio nazionale ed è stata la nostra Regione a presentare per prima ‘la carta di Genova’ per la riforma dell’orientamento nazionale, chiedendo che ad esempio sia portato avanti già dalle elementari”.

Nel collegio uninominale Liguria 3 per la Camera la sua principale avversaria è la sindaca di Rossiglione Katia Piccardo. A proposito di “genere”, è un tema anche questo?
“Sono donna e in quanto tale credo sia basilare trovare sempre nuovi strumenti per permettere alle donne di conciliare le esigenze di vita con quelle del lavoro. Come Regione abbiamo attuato, grazie a un utilizzo flessibile del fondo europeo dei voucher nidi, una serie di politiche di aiuti molto concrete: 10 milioni per tre edizioni di voucher nidi, 16 milioni per bonus badanti e baby sitter, 16 per voucher centri estivi. Buone pratiche che hanno aiutato fino a oggi migliaia di donne e famiglie e ma che sarebbe importante diventassero strutturali, anche a livello nazionale: in questo senso penso che si tratti sempre di esportare il Modello Liguria”.

Tutte le interviste di Genova24 ai candidati delle elezioni politiche 2022

IL CURRICULUM
Ilaria Cavo, classe 1973, laureata in scienze politiche, è scrittrice e giornalista professionista attualmente sospesa dall’ordine dei giornalisti per l’incarico politico – istituzionale ricoperto. Eletta nel 2015 nel listino del presidente, è stata da subito assessore. E’ una fedelissima di Toti e l’ha seguito nelle sue evoluzioni, da Forza Italia a Noi Moderati. Candidata nella circoscrizione del collegio della provincia di Genova nella lista di Cambiamo con Toti Presidente è stata eletta e confermata in giunta nell’attuale legislatura con le seguenti deleghe: Politiche sociali e Terzo Settore, Politiche Giovanili, Istruzione, Formazione e Università, Cultura e Spettacolo. Da giornalista ha seguito da vicino la vicenda del serial killer Donato Bilancia, su cui ha scritto uno dei suoi tre libri. E’ stata direttore di Primocanale, inviata per Porta a Porta e molte trasmissioni Mediaset. Per la conduzione della diretta dei fatti del G8 ha ottenuto il premio di giornalismo Saint Vincent.

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