Solidarietà

25 pacchi con generi alimentari raccolti e distribuiti da bimbi e maestre dell’asilo Bondi

Il progetto "Natale solidale" a favore dei senza fissa dimora ospiti dell'ostello della Gioventù del Righi

Generica

Genova. I bambini dell’asilo Bondi hanno dato prova di un grande gesto di solidarietà e altruismo. Guidati dalle loro insegnanti, questi piccoli cittadini hanno preparato 25 sacchi con generi alimentari, 25 come gli attuali ospiti dell’ostello, un gruppo di persone senza dimora alloggiato temporaneamente nella storica struttura turistica di passo Costanzi che da sempre è attigua ad una scuola d’infanzia che rappresenta una delle eccellenze del sistema educativo genovese, l’asilo Bondi, per l’appunto.

Ed infatti, anche in quest’occasione le insegnanti e i bambini dell’asilo in collaborazione le loro famiglie hanno dimostrato il valore pedagogico della loro proposta educativa e civica.

“Pensiamo che donare sia amare, ed è questo sentimento di positiva generosità che cerchiamo di generare nel percorso educativo dei nostri piccoli bambini- dice una delle maestre della Bondi- nella consapevolezza che queste due realtà contraddittorie non possano coabitare e nella certezza che la colpa non è dei senza dimora nè dei gestori del servizio di accoglienza ma dell’ amministrazione locale che ha scelto un posto sbagliato per dare riparo a chi ne ha bisogno”.

“Come comunità educante già attiva negli anni passati in progetti di accoglienza e solidarietà per il nostro quartiere e non solo – continuano – i bambini e le famiglie con noi maestre, hanno preparato 25 sacchi dono che lasceremo davanti alla porta dell’ostello nel pomeriggio del nostro ultimo giorno di scuola prima della nostra chiusura per la pausa natalizia. La speranza che il nostro abbraccio e il calore arrivino a questi amici che vivono per strada”.

“La scuola dell’infanzia Maria Bondi di Oregina – raccontano i genitori- questo Natale ha proposto una raccolta di vettovaglie per la comunità di persone senza fissa dimora che, nell’emergenza, ha trovato spazio nel quartiere”.

“Benché ci stiamo lamentando con le istituzioni -continuano – per le tante approssimazioni di questo progetto, fra le quali la prima è stata quella di avere del tutto evitato il dialogo con gli abitanti, la raccolta è stata un successo: 25 sacchi dono pieni di cibo sono stati distribuiti con quello che tutte le famiglie della scuola hanno donato”.

“Con questo gesto dimostriamo che le persone, quando si trovano davanti al naso le difficoltà, preferiscono fare cose buone e utili. La comunità è piena di senso di responsabilità e di generosità. E’ alta. Ancora una volta questa grande scuola insegna ad adulti e a bambini, nelle pieghe dei propri anni ed esperienze, tanti o pochi, ad essere bambini. Coraggiosi e determinati bambini” chiosano i genitori dei bambini della Bondi.

“Sono veramente commossa di questa vostra splendida iniziativa – dice Miriam Cancellara Repetto, responsabile di Afet, l’associazione che gestisce il servizio di accoglienza per i senza dimora – mi commuove e mi allarga il cuore perché mi conferma che siamo uniti nello stesso spirito di apprezzamento e valorizzazione della vita di ogni creatura, dal concepimento, all’infanzia ma anche alla vecchiaia e alla diversità di scelte nel cammino verso la maturità”.

“L’iniziativa dimostra una volta di più l’esistenza di una comunità “educante” in grado di intervenire e organizzarsi senza mediazioni “politiche” ma seguendo una scala valoriale che ha il suo focus nella dignità dell’uomo e nella convinzione che siamo tutti interconnessi e che, in una comunità forte e solidale, il problema di pochi viene condiviso da tutti nella ricerca di soluzioni e nella dimostrazione di una solidarietà di cui non se ne ha mai abbastanza”, conclude Vincenzo Palomba, consigliere del municipio I centro est di Linea Condivisa.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.