Genova. Si è svolto questa mattina, alla presenza del segretario generale nazionale Romano Bellissima, il congresso della Uil Pensionati della Liguria nell’ambito del quale è stato riconfermato Pierangelo Massa alla guida della categoria regionale. La segreteria regionale è stata così composta: Alba Lizzambri (Genova), Roberto Gambetti (Genova), Umberto Firpo (Savona), Marcello Notari (La Spezia). Il tesoriere è Gabriele Benazzoli.
Al congresso, che si è tenuto nella storica Commenda di Prè, è stata annunciata la nuova riorganizzazione territoriale della Uilp che consiste in sei STU (Strutture territoriali Uilp): 2 a Genova, 2 a La Spezia, 2 a Ponente per restare più vicini ai cittadini e ai pensionati.
Nell’ambito dell’iniziativa sono state presentate tre schede che hanno illustrato lo stato socio economico della popolazione anziana, a cura dell’economista Valeria Maione, un focus sulla città a misura di anziano, a cura dell’urbanista Massimo De Pasquale, il punto sugli stili di vita da seguire nella terza età a cura della nutrizionista Lucia Vignolo.
“I temi che abbiamo trattato hanno valenza universalistica: salute, fragilità e disabilità – spiega Pierangelo Massa, segretario generale Uilp Liguria – questi aspetti interessano persone di ogni grado sociale”.
Oggi il territorio vive la mancanza di punti di riferimento; per questa ragione i pensionati liguri si sentono chiamati, ancora una volta, a guidare nella giusta direzione coloro che si devono rimettere in marcia per afferrare una necessaria ripresa. “Non condividiamo del tutto l’ottimismo che ci vede fuori dalla crisi – afferma Massa – Questa è una delle peggiori che abbiamo vissuto e che ha ridotto in stato di torpore molti strati della società. La crisi non si è limitata a produrre povertà e indigenza, ma ha modificato anche il tessuto sociale. Noi che abbiamo macinato chilometri e chilometri sulle nostre strade contro le ingiustizie sociali, abbiamo il dubbio che, il clima da fiera che diversi imbonitori esercitano con disinvoltura, sia destinato al più grande partito italiano: quello dell’astensione. È un esercizio che viene svolto magistralmente proprio per scoraggiare il voto?”.