Liguria

Le processioni con i Cristi nel patrimonio Unesco. Iniziativa di Muzio e Vaccarezza

"Sono una delle tradizioni liguri più radicate e sentite: sono una tipicità della nostra terra"

Chiude il congresso eucaristico, la processione dei cristi e la messa finale
Foto d'archivio

Liguria. “Dopo che il Priorato ligure delle Confraternite ha comunicato all’Amministrazione regionale l’intenzione di avviare l’iter finalizzato all’inserimento della tradizione dei ‘Crocifissi processionali liguri’ nella lista UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, assieme al collega Angelo Vaccarezza abbiamo presentato un Ordine del Giorno con cui chiediamo alla Giunta di sostenere e supportare ufficialmente questa proposta”. E’ quanto rendono noto i consiglieri regionali di Forza Italia Claudio Muzio e Angelo Vaccarezza.

“Le processioni con i ‘Cristi’ – proseguono Muzio e Vaccarezza – sono una delle tradizioni liguri più radicate e sentite: sono una tipicità della nostra terra e sono diffuse da un capo all’altro della Regione, con più di 300 Confraternite coinvolte nell’organizzazione. Le processioni investono non soltanto la sfera religiosa, ma portano con sé preziosi elementi artistici, culturali e sociali: dietro alla preparazione delle processioni vi è un’attività artigianale che rappresenta una eccellenza ligure; vi sono famiglie che si tramandano di generazione in generazione il compito di ‘portare’ annualmente i Crocifissi; vi sono giovani che seguono attentamente le indicazioni dei più esperti per comprendere i segreti del mestiere; vi sono tanti rapporti di amicizia che nascono e si sviluppano attorno ai ‘Cristi'”.

“Per i borghi liguri e per le comunità che li abitano – dichiarano ancora i consiglieri di Forza Italia – le processioni con i ‘Cristi’ rappresentano inoltre un’occasione per rinsaldare i legami sociali partendo dalla valorizzazione delle più profonde radici storiche e culturali della nostra terra. Costituiscono infine un momento di richiamo e di ritrovo per i liguri emigrati in altre Regioni d’Italia o all’Estero, con positive ricadute anche per lo sviluppo turistico”.

“In forza e in ragione di tutto ciò e dell’alto valore simbolico di questa tradizione – concludono – e visto che l’UNESCO definisce il patrimonio culturale immateriale come ‘le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how, come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi, che le comunità, i gruppi e gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale’, riteniamo non soltanto opportuno, ma anche giusto e doveroso che Regione Liguria supporti il Priorato delle Confraternite in un iter che è particolarmente lungo e complesso, ma che ci auguriamo possa portare al riconoscimento dei ‘Crocifissi processionali’ quale patrimonio dell’umanità”.

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